Alberto Caccia giornalista 100×100 Napoli
“Ho un pensiero che va in controtendenza rispetto a quello della stragrande maggioranza di tifosi e addetti ai lavori, penso che a conti fatti l’infortunio di Milik sia stato paradossalmente l’arma in più di questo Napoli. I partenopei anche con Arek in gol 7 volte non stavano brillando nel gioco ad inizio stagione, tranne col Benfica (dove comunque nel 1°tempo subimmo i lusitani e ce lo siamo dimenticati) nessuna delle gare fu straordinaria in tal senso, tanto che la famosa crisi d’ottobre iniziò a Bergamo con Milik ancora regolarmente in campo. A conti fatti, ribadisco, l’esplosione di Mertens è stato un inaspettato regalo non solo dal punto di vista dei gol ma anche nel gioco, con gli avversari che hanno di nuovo dovuto resettare i numeri delle misure che avevano preso nei meccanismi del Napoli con Higuaín.
Il gap con la Juventus credo si sia ridotto, ma credo che obiettivamente quei 5 punti in classifica siano falsati dal fatto che i bianconeri negli ultimi mesi si siano concentrati giustamente sulla Champions, dopo aver accumulato l’ennesimo vantaggio abissale a marzo.
Nell’analisi della stagione non dobbiamo dimenticare però che il Napoli quest’anno in campionato non è mai stato effettivamente in lotta per il titolo, a differenza dell’anno scorso e di qualche campionato precedente. Non dobbiamo fermarci al solo dato della classifica finale della Serie A. Nelle coppe abbiamo ben figurato, magari si poteva fare il colpaccio con il Real nel peggior momento della stagione ma forse non ci abbiamo creduto abbastanza.In ogni caso credo che quest’anno gli azzurri abbiano messo le basi per lottare concretamente la prossima stagione, ma la prima prerogativa deve essere quella di rinforzare ulteriormente la rosa, non bastano solo gli importanti rinnovi.
Temo molto il preliminare, anche se quest’anno – a differenza del 2017 – hai una rosa 3 volte più forte di quella monca che fu data a Benítez, inoltre non ci sono Mondiali che ti spolperanno i calciatori. Detto questo la preparazione atletica anticipata, e ottimizzata per quelle due gare europee, è ciò che mi fa paura: sono tantissime le squadre che hanno pagato dazio, inoltre temo che possa diventare un alibi mediatico alla prima non vittoria. Speriamo che tutto ciò non avvenga”.
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