Antonello Auletta giornalista di Cronache di Napoli
“Nel periodo di riassetto tattico dopo l’infortunio di Milik il Napoli ha perso punti decisivi per il secondo posto. Però, da dicembre in poi, cioè da quando Mertens ha capito i movimenti per esaltare la manovra del Napoli da centravanti, il Napoli ha conquistato più punti di tutti. La metamorfosi di Mertens e le belle prestazioni contro Real Madrid e Juve tra coppe e campionato hanno consegnato un Napoli da scudetto, ma era troppo tardi.
Il Napoli è la seconda forza del campionato italiano. L’anno prossimo deve farsi trovare pronto qualora la Juventus, magari paga del Triplete, mollasse qualcosa.
Ci sono diverse differenze sostanziali tra la vigilia del preliminare del 2014 e quello di quest’anno. Tre anni fa De Laurentiis non diede linfa al progetto studiato con Benitez. Diede il via libera solo per pochi ritocchi e addirittura costrinse Benitez a fare a meno di Reina (non riscattato dal Liverpool), di Pandev e Dzmeaili, in odore di cessione. Inoltre il preliminare si giocò dopo i Mondiali in Brasile. Molti giocatori del Napoli si riaggregarono al gruppo nonostante avessero ancora necessità di ricaricare le batterie. Quest’anno, invece, la rosa è già completa e c’è entusiasmo. La piazza ha accettato la strada tracciata da De Laurentiis, ovvero la conferma dei migliori senza grandi investimenti, perché è l’unica praticabile secondo i parametri imposti dal presidente. Il Napoli ha ottime chance di accedere alla fase a gironi della Champions attraverso il play off estivo”.
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