Al via Napoli capitale europea dello sport “Acceleriamo per Maradona e Palaeventi”
Stadio Maradona - fonte lapresse - napolipiu.com
NAPOLI – Non un semplice cartellone di eventi, ma una vera dichiarazione d’intenti: lo sport come servizio pubblico, infrastruttura sociale e leva di rigenerazione urbana. Così Napoli inaugura il suo 2026 da Capitale Europea dello Sport, come racconta Marco Caiazzo su Repubblica Napoli, attraverso un programma che intreccia grandi manifestazioni internazionali e interventi strutturali diffusi nei quartieri cittadini.
La presentazione ufficiale si è svolta ieri al Maschio Angioino, alla presenza delle istituzioni cittadine, del Coni e dell’Aces. Come sottolinea Marco Caiazzo su Repubblica Napoli, il progetto nasce dalla collaborazione tra Comune, Coni e Aces e propone un palinsesto multidisciplinare di circa cento eventi, capaci di attraversare l’intero tessuto urbano. Il via ufficiale è fissato per il 4 gennaio con il Trofeo Campobasso, seguito una settimana dopo dalla storica Lysistrata di canottaggio, dedicata alla memoria di Davide Tizzano, ricordato con un minuto di silenzio.
Il 2026 sportivo di Napoli sarà scandito da appuntamenti di rilievo assoluto: il Giro d’Italia, gli Europei di volley in piazza Plebiscito, una regata preliminare della Coppa America prevista per giugno, le maratone cittadine, il torneo Atp di tennis, la pallanuoto con il Settebello alla Scandone, l’Europeo di wingfoil alla Rotonda Diaz, il Mondiale di vela, la Tre Golfi, l’Europeo giovanile di judo – assente da mezzo secolo – e la storica Capri-Napoli. Un programma ambizioso, come evidenzia ancora Repubblica Napoli con Marco Caiazzo, reso possibile grazie a risorse ordinarie, fondi europei e Pnrr.
Accanto ai grandi eventi, il focus è sugli impianti. Il sindaco Gaetano Manfredi ha annunciato l’avvio della progettazione di un intervento complessivo sullo stadio Diego Armando Maradona, con l’obiettivo di candidarlo tra gli impianti di Euro 2032. «Stiamo discutendo con la Regione per reperire le risorse necessarie – ha spiegato – e c’è disponibilità da parte del presidente Fico». Parole riportate da Marco Caiazzo su Repubblica Napoli, che sottolinea come le prossime settimane saranno decisive.
Centrale anche il tema del palasport: il progetto principale riguarda l’area adiacente al Centro Direzionale, con l’iter autorizzativo ormai nella fase finale di valutazione ambientale. Resta sul tavolo anche l’ipotesi di un investimento privato sul vecchio Palargento, avanzata dal Napoli Basket. «Non escludiamo la possibilità di avere due palasport in città – ha aggiunto Manfredi – Milano ne ha cinque».
L’obiettivo dichiarato è quello di uno sport realmente diffuso. «Faremo un grande lavoro sulla riqualificazione dei piccoli impianti e dei playground – ha concluso il sindaco – perché lo sport deve essere per tutti». Un concetto ribadito anche dall’assessora allo Sport Emanuela Ferrante, che punta a lasciare in eredità alla città un palasport da 15mila posti e diverse strutture riqualificate nei quartieri periferici, come la piscina Galante di Scampia e il Palavesuvio di Ponticelli.
Per il presidente del Coni Campania, Sergio Roncelli, Napoli 2026 «lascerà una traccia importante». Un giudizio condiviso da Marco Caiazzo su Repubblica Napoli, che racconta una città pronta a usare lo sport come motore di identità, inclusione e sviluppo.
