Giovanni Scotto giornalista de il Roma
“Ha inciso molto, non a caso il Napoli ha fatto un girone di ritorno da leader e un girone d’andata a due facce. Milik è esploso subito, poi è sparito. Purtroppo Sarri non è riuscito a valorizzare Gabbiadini, si è perso tempo. A proposito di infortuni, preferirei che quando arrivano problemi così gravi si evitasse di sbandierare tempi di recupero record. Purtroppo la rottura del crociato compromette quasi definitivamente la stagione. Non è corretto illudere i tifosi confondendo la guarigione dal punto di vista medico con il ritorno in campo a grandi livelli. Però, paradossalmente dopo l’infortunio di Milik il Napoli ha ritrovato il miglior Insigne, anzi forse ha trovato il miglior Insigne di sempre. Lo spostamento al centro di Mertens gli ha dato fiducia e si è espresso al 100%. Purtroppo qualche episodio negativo e almeno una partita sbagliata hanno fatto perdere il secondo posto.
Il dato dei tanti gol subiti è relativo, perché molti sono arrivati a risultati ampiamente acquisti (molti in casa) e purtroppo una parte di essi a causa di errori del portiere. Il Napoli è cresciuto in tutto e per tutto. Non a caso ai tempi di Benitez il distacco con la Juve è arrivato anche a 24 punti (con 50 gol subiti, non certo i numeri di adesso), adesso siamo a cinque punti dietro i bianconeri. Spero che un campionato solo sia sufficiente ad annullare anche quest’ultimo gap.
Questa volta il Napoli arriverà compatto, con la stessa squadra che ha chiuso la stagione. Gioco collaudato, gruppo affiatato e devoto all’allenatore. Le premesse per superare i play off ci sono tutte, anche perché non vedo squadre più forti del Napoli. Salvo clamorose cessioni che non possiamo escludere, mi aspetto un mercato poco “entusiasmante”. Arriveranno nuove alternative, probabilmente giocatori poco conosciuti i cui nomi non emozioneranno nessuno. Poi sarà il campo a parlare e magari scopriremo nuovi talenti da apprezzare”.
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