Rassegna Stampa

ADL a tutto campo – Aurelio chiama Cavani: offre 6- 7 mln!

ADL chiama Cavani: “Napoli il suo porto con uno stipendio di 6-7 milioni…” De Laurentiis a tutto campo: ” Il professionismo solo in A e B”

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ADL chiama Cavani offrendo  6-7 milioni, pronto il ritorno del Matador se riduce lo stipendio. De Laurentiis a tutto campo, dalla Var agli arbitri e alla riforma dei campionati: «La Legge Melandri va smantellata. E professionismo solo in AeB»

Cavani a Napoli

ADL a tutto campo e, dunque, parte da un’ anticipazione di mercato per spiegare le sue strategie: “Posso anticiparvi che a giugno farò un grosso colpo”. Il primo nome che può venire in mente, è quello di Edinson Cavani che, da Parigi, lascia intendere che un suo ritorno non sarebbe da escludere. Il Presidente degli azzurri continua: “Non so se si abbasserà lo stipendio. A Parigi l’ho salutato e l’ho abbracciato. Non so cosa vuol fare, non so se qualcuno lo fa vivere male a Parigi. Per lui, Napoli diventa un porto tranquillo. Magari con 6-7 milioni rinuncia a poco”. Sul mercato, le ultime indiscrezioni parlano di un interessamento del club per il giovane Tonali del Brescia, fresco di convocazione in Nazionale: “Non lo conosco, quindi non posso esprimere un parere. Todibo? Potrebbe essere un’operazione per giugno considerando che ha 19 anni”.

La Var da rivedere

Ha avuto da ridire sull’utilizzo della Var, De Laurentiis: “È ingiusto il fatto che non siano stati precisati i modelli applicativi e si lasci il campo alle supposizioni. Rizzoli ha parlato di 7-8 errori da inizio anno e, secondo me, è una percentuale altissima, tra l’altro ci sono un paio di arbitri ricorrenti negli errori. Va urlato che questi errori procurano danni economici e psicologici a giocatori e allenatori”. Poi, i sospetti: “La Var è stata creata per non commettere errori, ma anche per la dignità degli arbitri in modo da sgombrare il campo dai sospetti nati dopo Calciopoli. Un clima che aleggia ancora adesso tanto che spesso si sente dire che nulla sia cambiato. Non penso affatto questo, ma bisogna fugare ogni dubbio. C’è una cabina di regia dove ci sono altri arbitri, è il Var che deve avvertire il direttore di gara e non viceversa. Questo non viene fatto e la Var non serve a nulla così”. Il presidente del Napoli sostiene l’ intervento degli allenatori nel corso della gara: “Almeno una volta i tecnici dovrebbero avere la possibilità di farlo. Ripeto, è da stupidi non utilizzare la cabina di regia, altrimenti gatta ci cova, ci possono essere manovre per alterare il campionato. Sul torneo scorso avrei molto da dire. Potrei fare una causa milionaria ma non l’ho fatta. Inter – Juve e la direzione di Orsato? Non voglio pensare male. Ci manca qualche titolo? Io guardo sempre avanti e non al passato. Prima o poi dobbiamo battere la Juve. La Champions? Siamo primi nel girone, speriamo di andare avanti così”.

Sospensione per insulti

De Laurentiis è tra i sostenitori della proposta avanzata da Ancelotti: “Sono d’accordo sulla sospensione delle partite e la sconfitta per 3-0, ma poi a questo serve un’altra opera. In ogni stadio sono necessarie le telecamere in grado di riconoscere gli autori di questi cori in modo da punire i responsabili”.

Legge Melandri

Sulla legge Melandri, il Presidente De Laurentiis ha osservato: “Andrebbe smantellata. Il compito di Gravina e Giorgetti, che è un uomo garbato, è dare seguito al decreto di Veltroni sulle società a scopo di lucro. Fare una gara peri diritti televisivi con i limiti? È assurdo, vinca il migliore. Il canale della Lega? Ho sempre parlato di produrre noi i contenuti giornalistici, ma dobbiamo ottenere una legge antipirateria, altrimenti il calcio muore. La Lega produce e licenzia a Sky, Apple Tv, Amazon, Netflix. Loro dovrebbero darci un minimo garantito su ogni abbonamento”. Infine, la proposta. “Dobbiamo avere i professionisti in A e in B e il semiprofessionismo in C e in D, magari con dei premi sui giocatori italiani giovani utilizzati. Io con un’auto di Formula 3 non posso fare tutte le categorie, lo stesso discorso vale per un club che ha alle spalle un bacino d’utenza di 5mila abitanti. Per questo motivo i campionati rischiano di essere falsati, perché alcune squadre non possono competere con le big. Ci vuole una sola retrocessione dalla serie A alla B, in modo da assegnare la promozione tramite un playoff con le tre migliori della B. Bisogna ridurre il numero delle squadre”.

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