Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli apre al futuro con Todibo, alle riforme e a Cavani: «Ancelotti grande uomo e allenatore…»
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Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune interessanti considerazioni alla stampa. Nel salotto dell’Hotel Vesuvio, dove il presidente del Napoli ha il suo quartier generale, ha convocato i giornalisti per una mini conferenza stampa. Molti i temi trattati, si parte da Cavani per arrivare alla Juve, calciopoli e il VAR.
De Laurentiis, il Napoli è rimasto inchiodato dinnanzi al Var di Inter-Juventus: da quel giorno, Orsato non ha avuto più gare di spicco in Italia, ma in Champions League gli è toccata Atletico Madrid-Borussia Dortmund.
«Non mi faccia pensar male, allora».
Ci basterà che dica tutto ciò che pensa…
«Che bisogna dare autorevolezza alle cabine di regia, quel luogo nel quale confluiscono le immagini di quattordici o sedici o non so quante telecamere».
Invitava, un tempo, ad un tavolo di lavoro. «Proposta sempre attuale: bisogna sedersi a parlarne, mentre qui le innovazioni si lanciano e poi vengono lasciate lì, senza migliorarle. C’è bisogno di trasparenza e semmai, quando capitano casi che lo richiedano, intervenire seriamente, anche con la richiesta dei danni. Non ci ho pensato a farlo l’anno scorso, un torneo sul quale avrei tante cose da dire. In Italia abbiamo attraversato Calciopoli: a pensar male si fa peccato…».
E intanto il Var sta per sbarcare anche in Champions.
«E direi giustamente. L’hanno inventato per dare dignità agli arbitri, per aiutarli. E a questo punto che si conceda anche agli allenatori delle due squadre di poterne richiedere l’intervento almeno una volta a testa per ognuno dei due tempi».
Tra gli argomenti del giorno, si direbbe dell’anno, c’è sempre Cavani.
«E’ stato bello rivederlo, abbracciarlo, portarlo nello spogliatoio: ha due figli a Napoli e non so come faccia a non farsi mancare Napoli? Ma la vedete quant’è bella? Qui c’è una parte del suo cuore e, se a fine campionato, Ancelotti vorrà e qualcuno a Parigi lo fa vivere male, questo potrebbe essere il suo porto rassicurante e sereno. Poi, se per caso De Laurentiis gli offre anche 6-7 milioni e il Psg lo cede ad una cifra simbolica, allora che fa, rinuncia?».
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A De Laurentiis interessa, e non poco, il francese Todibo del Tolosa: diciannove anni, una promessa.
«Ci piacerebbe prenderlo, lasciarlo giocare altrove e poi inserirlo semmai da noi a giugno. Come con Koulibaly».
Il mercato rimane sempre aperto, anche quello di gennaio dunque.
«Ma noi dobbiamo verificare ancora le qualità di chi sta giocando. E poi ci sono Meret, Younes che è una forza della natura, c’è Ghoulam che ricorderete di cosa sia stato capace nelle stagioni che hanno preceduto l’infortunio di novembre scorso; c’è Verdi che ha talento, che ha avuto qualche problema fisico ed è stato sfortunatissimo; come Chiriches che tornerà a febbraio».