Sarri è il nuovo allenatore della Juve. La società bianconera lo comunica attraverso il sito ufficiale. Tifosi scatenati sui social.
La notizia era nell’aria da qualche giorno, ora è ufficiale: Sarri è il nuovo allenatore della Juve. L’inventore del Sarrismo, l’uomo che voleva portare la rivoluzione partenopea fino al palazzo, nel palazzo ci entra dalla porta principale, in barba a tutte le dichiarazioni contro i bianconeri.
Un atteggiamento al quale negli ultimi tempi gli amanti del pallone si stanno abituando. Come direbbe Totò: “Peppeniello i 71 diventano due”
SARRI È IL NUOVO ALLENATORE DELLA JUVE
Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus ad annunciarlo è la società bianconera con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale:
“Maurizio Sarri lascia il Chelsea Football Club per rientrare in Italia e diventare manager della Juventus. I due club hanno raggiunto un accordo per la risoluzione anticipata del contratto di Sarri con il Chelsea FC, che aveva ancora due anni e che lascia per sua richiesta”.
Il tecnico lascia così il Chelsea per tornare in Italia dopo l’addio dato al Napoli nella scorsa estate e va a sostituire Massimiliano Allegri.
SARRI ALLA JUVE SOCIAL SCATENATI
La notizia di Sarri nuovo allenatore della Juve è rimbalzata immediatamente sui social. I tifosi Napoletani e quelli Juventini si sono scatenati con i commenti:
“Ecco il vostro Guardiola …”
“È un grande e lo sarà SEMPRE!!! Siete voi che lo avete sempre perculato adesso IL CIRCO VI PIACE?”..
“Nono delusa, non mi piace Sarri per personalità e modo di fare, in realtà è anche un buono e tante volte mi ha fatto tenerezza…”
“Omofobo,sessista e blasfemo…complimenti Agnelli…”
“Non lo accetto. Mandate via un Allegri per prendere uno che si scaccola in pubblico. Senza parole…. Inutile dire che avete deluso milioni di tifosi…”
“La storia di Guardiola che è servita a qualcuno per arricchirsi in borsa”.
IL CHELSEA SALUTA SARRI
Sul sito del Chelsea il messaggio di commiato: “I due club hanno raggiunto un accordo per la fine del contratto col Chelsea cui restavano due anni e che si conclude per richiesta del tecnico“.
Poi le parole della direttrice Marina Granovskaia: “Nei colloqui dopo l’Europa League, Maurizio ha chiarito quanto fortemente desiderasse tornare in Italia, spiegando che le ragioni per cui volesse ricominciare a lavorare in patria erano forti. Crede che sia importante essere più vicino alla famiglia e abitare meno distante dagli anziani genitori per il loro per il benessere“.
LA SCALATA DI SARRI
La carriera di Maurizio Sarri è stata tutta una scalata. Quasi trent’anni fa partita da Stia, nella Seconda categoria toscana, e adesso si ritrova a lottare per il campionato e la Champions League.
Figlio di un operaio dell’Italsider di Bagnoli, ex ciclista dilettante, Sarri è stato abituato a guadagnarsi tutto. Ha lavorato anche in banca, poi “ho scelto come unico mestiere quello che avrei fatto gratis.
Sigaretta sempre in bocca, tuta addosso, Sarri nel 2006 ha preso “la laurea” a Coverciano con una tesi dal titolo “La preparazione settimanale della partita”. E via con un’altra scalata.
Di promozione in promozione, Sarri ha raggiunto il professionismo nel 2003, andando ad allenare la Sangiovannese, poi la B a Pescara, Arezzo e Avellino, e su su fino alla promozione conquistata con l’Empoli nel 2014. E’ in quel momento che Sarri non è più stato soltanto un allenatore, ma anche una mania. Prima panchina d’argento, poi panchina d’oro.
Il “sarrismo” è diventato il suo marchio di fabbrica e ha conquistato tutti. Il Napoli, prima di tutto. Poi il Chelsea. E adesso la Juventus.
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