Napoli-Juve c’è una immagine emblematica, tifosi juventini e napoletani senza che ci sia stato alcun problema.
La rivalità sportiva tra tifosi del Napoli e della Juve è risaputa, ma fino a quando resta nell’alveo della goliardia e dello sfottò ha un senso. Perché la rivalità non deve mai tramutarsi in odio e violenza.
Anche da questo punto di vista è arrivata un’altra vittoria del Napoli: quella del tifo. Sessantamila cuori ad inneggiare per la squadra azzurra, con qualche sfottò del tipo: “Chi non salta juventino è“, ma senza inneggiare a stragi e morti, come fanno in quasi tutti gli stadi d’Italia, chiedendo al Vesuvio di disseminare distruzione.
Ma c’è una immagine bellissima che può diventare simbolo di Napoli-Juve: quella di due ragazzini con la maglia della Juve proprio di fianco ad un altro ragazzino ma con la maglia del Napoli, di Kvaratskhelia. Tifosi juventini e napoletani nello stesso settore, senza che nessuno faccia obiezione, com’è giusto che sia.
Eppure tutti hanno a mente quanto accaduto ad un giovanissimo tifoso del Napoli a Firenze. In quel caso Antoine fu costretto a togliersi la maglia una volta entrato nei settori dedicati ai tifosi della Fiorentina. Perché un bambino con la maglia del Napoli in quei settori proprio non ci poteva stare.
Ecco, Napoli da questo punto di vista dà un’altra lezione a tutta Italia, quella della civiltà.