Dybala era del Napoli, Rino foschi ex DS del Palermo di Zamparini, ricorda il mancato affare di calciomercato con De Laurentiis. “Dybala? Alla Juve non capiscono di calcio. Paulo vada al Napoli per vincere lo scudetto”. Queste le parole del compianto Maurizio Zamparini. L’ex presidente del Palermo criticava la Juventus per la gestione Dybala e consigliava al campione argentino di passare al Napoli. Le parole di Zamparini erano profetiche, oggi l’argentino è un separato in casa e da più parti gli consigliano di venire a Napoli per rilanciarsi.
DYBALA E IL NAPOLI: IL RETROSCENA DI RINO FOSCHI
Del futuro di Dybala ne ha parlato anche Rino Foschi, ex direttore sportivo del Palermo ai microfoni di “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio:
Cosa ha in meno il calcio italiano rispetto a quello estero?
“Mancano i campioni che sono in altri Paesi, in Inghilterra e Spagna. Dopo la pandemia siamo in un momento particolare, con la vittoria dell’Europeo c’era positività, poi ci siamo scollati con il mancato accesso al Mondiale. Non è più il calcio degli anni 70-80, i Presidenti non sono più passionali, non italiani, ma stranieri. Si fa solo business”.
Come può un imprenditore come De Laurentiis competere?
“Un segnale lo ha dato, con la promozione del Bari ad esempio. Vedremo quale squadra molla, anche l’Atalanta adesso ha un potente al fianco. In Italia per competere bisogna avere delle risorse importanti, la passione è quella che è, anche se insieme ai Percassi sono passionali. Per arrivare in Champions è difficile, non so fino a che punto De Laurentiis possa o non possa cederlo. Non voglio dire niente, saprà lui il momento quando cedere o meno”.
A Bari potrebbe ripercorrere la strada fatta con il Napoli?
“Parliamo di una piazza importante come Bari, sia a livello culturale che calcistico. Ci sta che possa ripercorrere una strada simile, ma deve mollare il Napoli. Mollarla è dura, è una città unica nel modo di fare il calcio e di come i napoletani vivono il calcio”.
Su Napoli-Roma e lo Scudetto
“Con la Fiorentina ha avuto una battuta d’arresto come le prime in classifica. Il Napoli ci crede ancora, ha ancora la possibilità di aggiudicarsi il campionato, si lavorerà sulla sconfitta con professionalità. Ha un collettivo per crederci fino in fondo, può farcela ma come anche Inter e Milan. E’ tutto da giocare il campionato, credo ci credi ancora anche più di prima”.
Ti aspettavi l’exploit di Osimhen? Può migliorare?
“E’ un grande giocatore, si sapeva quando era arrivato, è uno dei migliori in quel ruolo in Italia. Ha margini di miglioramento, è stato un grande acquisto. Ci credo ciecamente, è uno dei pochi che fa la differenza. Se il Napoli raggiunge l’obiettivo principale, il merito sarebbe gran parte suo”.
Dybala era del Napoli?
“Per comprendere il futuro di Dybala dobbiamo partire dall’inizio. Quando ero al Palermo, ero ad un passo dal cederlo al Napoli in cambio di Jorginho più un conguaglio di 20 milioni, poi avevo un’offerta di Ausilio (Inter, ndr.) da 15 milioni; infine arrivò la Juve con Paratici e Marotta, che offrì 30 milioni cash sul tavolo. I due dirigenti non erano molto d’accordo circa la valutazione del calciatore: Marotta la riteneva eccessiva, mentre Paratici lo voleva a tutti i costi.
Mancato rinnovo con la Juventus? È pesata molto la parola dei dirigenti bianconeri, che è venuta meno: a novembre si parlava di determinate cifre per le quali si era tutti d’accordo, mentre a gennaio gli hanno offerto di meno, rimangiandosi la parola data. Non tanto il calciatore, quanto più all’entourage non è andato giù questo cambio di offerta, ed ha provato a stuzzicare l’interesse di alcune squadre europee, tra cui l’Inter. Ad oggi la pista nerazzurra sembra quella più accreditata, ma non escluderei il Tottenham, visto quanto Paratici straveda per l’argentino. Infine non escludo una sua possibile permanenza a sorpresa alla Juve: lui sta bene in città ed anche la sua compagna non vorrebbe trasferirsi. Personalmente, anche se è impossibile, lo vedrei benissimo al Napoli“.