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Coronavirus, ringraziate Napoli e state zitti. Giornali e TV scennitece ‘a cuollo

Quando finirà l’emergenza Coronavirus, ringraziate Napoli. Solo critiche ed incredulità verso la  città partenopea nei salotti televisivi e sui giornali.

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Nemmeno il Coronavirus riesce a fermare l’eruzione di livore nei confronti di Napoli e del meridione d’Italia.
Nei salotti televisivi è un continuo attacco, ingiustificato, alla città partenopea e al sud. I grandi giornalisti e gli illustri ospiti si interrogano continuamente su “come mai il Virus non abbia ancora annientato il sud?”.
I conduttori degli “The Ed Sullivan Show” italiani continuano impunemente a tessere le lodi della sanità Lombarda, dei Galli e dei Bertolaso. Tre fallimenti oggettivi, ma non per loro.

ALL’OSPEDALE DI ALZANO (BG), PM INDAGANO PER EPIDEMIA COLPOSA

Quello che sta accadendo ad Alzano e Nembro ha dell’incredibile, se fosse capitato altrove (Napoli) avrebbero chiesto la fucilazione immediata.
Il rapporto della direzione dell’Azienda sociosanitaria territoriale di Bergamo Est su quel che è accaduto nei primi giorni dell’epidemia all’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo è piena di rimandi che suggeriscono una spartizione delle eventuali responsabilità.
Ma contiene anche dettagli inediti. Il più importante è la scoperta di un focolaio, e non importa se dentro o fuori il nosocomio dal quale è partito il contagio nella provincia di Bergamo.

Ben prima del 23, quando furono rivelati due casi di positività, senza che nessuno pensasse di agire. Fino al rimpallo di responsabilità sulla mancata chiusura dell’ospedale.

MILANO. ESAMI SPARITI PER NASCONDERE L’EPIDEMIA

Da Milano arriva anche la denuncia degli infermieri del Pio Albergo Trivulzio: “Esami spariti dalle cartelle per nascondere l’epidemia“.
Coprire gli errori fatti, zittire le denunce del personale e dei parenti, insabbiare le prove, facendo sparire i referti dei pazienti che alla “Baggina” si sono ammalati di coronavirus, le lastre ai polmoni di chi è morto.

In queste ore succede anche questo al Pio Albergo Trivulzio, mentre indaga la magistratura e si avviano le commissioni d’inchiesta del ministero e della Regione.

COVID HOSPITAL DI LUSSO

In Lombardia accade anche che un Covid Hospital diventi a 5 stelle, non ci sono riferimenti politici.
Abbiamo ancora sotto gli occhi i titoloni di Libero e dei giornali del Nord:

“Libero: “La resa del Conte. Il Nord combatte il virus per conto proprio. Lombardia e Veneto in rivolta. Fontana si fa l’ospedale da solo”.

Il Giornale: “Miracolo a Milano: finito il superospedale”, “Abbiamo creato un modello per tutto il Paese” (editoriale di una firma super partes: Bertolaso), “L’ospedale simbolo della riscossa dove chi si ammala ritroverà il respinto”, “Un hub post-emergenza”.

La Verità: “Milano e Bertolaso fanno il miracolo: ‘La più grande rianimazione d’Italia’”.

BUDGET DA 50 MILIONI, ROBA CHE GIÙ AL SUD SE LA SOGNANO.

Il 12 marzo Attilio Fontana parlava di “un ospedale da campo modello Wuhan da 600 posti letto di terapia intensiva in una settimana”.
Il 13 era già sceso a “500 letti”.  Mentre il 29 Marzo i posti diventano 53, come se 600 o 500 fosse uguale a 241 o a 53, (Travaglio).

Il dg del Policlinico, Ezio Belleri, precisa che i 53 si vedranno forse “alla fine della prima fase dei lavori”, mentre al momento siamo fra i 12 e i 24.
Ma, con 50 milioni di donazioni, si poteva fare qualcosina in più (o è normale che ogni posto letto costi 4 o 2 milioni?).

SCENNITECE ‘A CUOLLO

Si potrebbe parlare e parlare all’infinito della sanità Lombarda, Veneta et Similia, ma nei salotti della D’urso si preferisce recitare il rosario. Mentana si meraviglia che a Napoli c’è anche un’eccellenza nella lotta contro il Coronavirus.

Sempre a La 7 Myrta Merlino, napoletana di nascita, resta incredula difronte all’eccellenza partenopea.

Tiziana Panella, ancora su LA 7,  afferma con estrema disinvoltura: “Non si sa come, ma i meridionali sono stati fortunati a non avere avuto la stessa ondata di contagi del nord, i moduli voluti dal governatore della Campania sono inutili e quindi, forse, soldi buttati”.
Invece di ringraziare Napoli, mandano le immagini della Pignasecca:

La colpa non è nostra se dai centri storici di molte città italiane hanno espulso i residenti trasformandoli in bomboniere desertiche a uso e consumo dei turisti. Spiega Luca Del Gado.
Non sappiamo ancora per quanto, ma nel centro storico di Napoli ci abitano ancora migliaia di napoletani, resistenti, che hanno deciso di non arrendersi alla cosiddetta modernità del supermercato o del centro commerciale e vanno a fare la spesa nelle botteghe.
Continuare a prendersela con gli abitanti della Pignasecca o della Sanità non vi salverà dal Coronavirus. Sappiatelo”.

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RINGRAZIATE NAPOLI

Ringraziate Napoli, per la solidarietà, la spesa sospesa nata in maniera spontanea nella nostra città è stata celebrata anche in Cile, ma non Italia.
L’intuizione del professor Ascierto continua ogni giorno a salvare decine e decine di persone, 11 estubati solo nei giorni scorsi.  In tv continua ad apparire Galli , quale contributo abbia dato alla lotta al Covid, l’infettivologo milanese resta un mistero.
La regione Campania ha costruito dei Covid hospital da 72 posti letto nel silenzio dei media. Possibile che 57 tir sono arrivati da Padova senza che nessuno se ne accorgesse?
Ringraziate Napoli, perché ancora una volta ha dimostrato la propria grandezza difronte alle emergenze, nel 70 con il colera, il Nord ci chiuse con il cordone sanitario.

Napoli nel 2020 in piena emergenza Covid ha accolto malati del Nord, li ha curati e li ha guariti.
Ringraziate Napoli, unica vera eccellenza in questo momento, invece di utilizzare il solito linguaggio da Gomorra: “le stese di camorra diventano solidali, ora si porta la spesa…”.
Vergognatevi della vostra ignoranza in giacca e cravatta, nemmeno l’epidemia riesce a cambiarvi. Io non vi odio, provo solo una grande pietà per voi, le vostre regole sono crollate come un castello di carta, fatevene una ragione e appena possibile, scennitece ‘a cuollo.