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Coronavirus. Gli infermieri chiedono aiuto e lanciano una petizione

Gli infermieri lanciano una petizione. Professionisti instancabili operano sul territorio italiano ogni giorno fronteggiando l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus.

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L’Italia è in piena emergenza Coronavirus, gli infermieri lanciano una petizione online. I professionisti dell’assistenza  non stanno temporeggiando, non tardano a dare aiuto, non rimandano il lavoro a domani.

Stanno salvando vite in questo momento, e lo fanno ogni giorno, con professionalità, scienza e coscienza. Instancabilmente.

Il 25 Marzo 2020 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato, durante una conferenza presso la Camera dei Deputati, che non ci si dimenticherà degli infermieri. Chiediamo al Premier, al Consiglio dei Ministri ed ai Ministri dell’Economia e della Salute, di non dimenticarsi di questa promessa, e di agire adesso per riconoscere veramente il valore degli Infermieri, aumentando il salario per equipararlo alla media europea, ripagando concretamente i professionisti per il duro lavoro che svolgono.

Gli infermieri sono indispensabili, e l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 lo sta dimostrando.

Questi professionisti instancabili operano sul territorio italiano ogni giorno, nelle strutture ospedaliere, nelle cliniche, negli ambulatori ed a domicilio. Lavorano a Natale, mentre i familiari festeggiano senza di loro; lavorano di notte, quando gli amici sono sotto le coperte con i loro partner; lavorano d’estate, quando molte attività si fermano, e altri si godono mesi di relax.

Gli infermieri non possono farlo, e non si fermano, mai. Sono sempre presenti, ovunque ci sia qualcuno che abbia bisogno del loro aiuto per stare bene.

Non si fermano nemmeno oggi. Mentre la popolazione si ammala a causa del Coronavirus, gli Infermieri indossano i loro guanti, le loro mascherine, i camici , le visiere ed i calzari, e scendono in campo, come soldati che partono per la guerra.
E ci vanno anche quando questi dispositivi mancano, per il loro senso di abnegazione, guidati da un’etica inflessibile. Indossano anche un sorriso, dietro a quelle mascherine, per aiutare a lenire il panico di chi soffre, pur con la paura di contagiarsi e di infettare le loro famiglie.

Se si fermano gli Infermieri, chi aiuterà un’Italia ammalata?

Gli infermieri non vogliono medaglie al valore, non vogliono essere chiamati “eroi”, ne un premio. Fanno il proprio lavoro ogni giorno, al meglio delle proprie possibilità, e lo fanno sempre, oggi più di ieri.
Quello che chiedono è uno stipendio più giusto, che li ricompensi per gli anni di studio universitario, per il’ impegno costante, per il sacrificio quotidiano, a contatto con le malattie, con la sofferenza, con la morte.

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Gli Infermieri italiani hanno lo stipendio più basso di tutta l’Europa.

Un Infermiere in Italia guadagna circa 1400 € al mese, mentre la media europea è di 1900€ mensili. Ciò significa un Infermiere italiano vale circa 10 € l’ora.

Nel Decreto Legge del 16 Marzo 2020 è stato previsto un bonus una tantum per gli infermieri, pari a 100 euro lordi e proporzionali alle giornate lavorative. Parliamo di un premio di circa 70 € lordi, erogati una sola volta.

È questa la ricompensa che meritano quei soldati impegnati a combattere la guerra contro il Coronavirus?

Chiediamo di agire oggi. Non domani, non tra un anno, non appena sarà possibile. Oggi.

Perché gli Infermieri non stanno temporeggiando, non tardano a dare aiuto, non rimandano il lavoro a domani. Stanno salvando vite in questo momento, sacrificandosi, rinunciando alle ferie, ai riposi, alla loro quotidianità.
Lo fanno ogni giorno, con professionalità, scienza e coscienza. Instancabilmente.

E non li stiamo ripagando abbastanza.

FIRMA QUI LA PETIZIONE DEGLI INFERMIERI

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