Milan, non sei più nei miei pensieri: Conceicao ancora in Serie A | Tutto deciso prima delle vacanze

Conceicao (lapresse) - napolipiu

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Sergio Conceição, addio definitivo al sogno rossonero: il suo futuro resta in Serie A, contatti già avviati prima delle vacanze.

Nato a Coimbra il 15 novembre 1974, Sergio Conceição non ha mai avuto niente di facile. Figlio di un muratore, resta orfano di padre a soli 16 anni, dopo un tragico incidente in moto. Ma quella perdita non lo spezza: anzi, forgia il suo carattere. Il pallone diventa il suo rifugio e il mezzo per riscrivere la sua storia. Non è il talento puro a colpire, ma la sua fame, la sua determinazione incrollabile.

Cresce nel settore giovanile del Porto come ala destra, veloce e letale, finché l’Italia non lo chiama. È la Lazio a dargli fiducia, e lui risponde da campione: nel 2000 entra nella leggenda biancoceleste con uno scudetto storico, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea. Non è solo un corridore di fascia, ma un lottatore nato. Chi ha giocato con lui lo ricorda come uno che non mollava mai, neanche per un secondo.

Quando decide di smettere di giocare, lo fa solo per reinventarsi. Vuole stare ancora nel cuore del gioco. Parte nel 2012 dall’Olhanense, una squadra portoghese sull’orlo del baratro, e la salva. Poi l’Académica e il Braga, dove dimostra subito carisma e idee moderne. La sua vera esplosione arriva però col Porto: in sette stagioni vince tre campionati, due coppe nazionali e una Supercoppa, restituendo identità e prestigio a un club che sembrava in declino.

Nel 2024, è il Milan a tendere la mano. Dopo mesi di dubbi, i rossoneri gli affidano la panchina per scuotere un ambiente apatico. Conceição accetta, portando con sé il solito spirito di battaglia. E non serve molto tempo per lasciare il segno: a gennaio vince la Supercoppa Italiana, battendo l’Inter in rimonta e zittendo ogni scettico. È una scintilla che accende San Siro, anche se la stagione resta fatta di alti e bassi.

Un ciclo breve ma intenso

Conceição lavora duro, trasmette grinta e mentalità. Rivalorizza giocatori come Pulisic e Reijnders, e prova a dare un’identità più feroce a un Milan che troppo spesso è apparso spento. Ma il fuoco che lo ha accompagnato per mesi sembra spegnersi con il passare delle settimane. I risultati oscillano, il futuro diventa incerto. Le voci su un possibile addio si moltiplicano, e lo stesso allenatore, più volte, ha lasciato intendere di non voler restare a ogni costo.

L’ombra del divorzio con il Milan si allunga, ma Conceição potrebbe non allontanarsi dalla Serie A. Secondo fonti vicine alla dirigenza viola, la Fiorentina starebbe pensando proprio a lui per raccogliere l’eredità di Raffaele Palladino, il cui destino resta in bilico. Il profilo dell’ex tecnico del Porto affascina Commisso e Barone: carattere, conoscenza del campionato e una voglia feroce di vincere. E Firenze, da sempre, ama gli uomini di fuoco.

Sergio Conceicao (lapresse) - napolipiu
Sergio Conceicao (lapresse) – napolipiu

Tra cuore e strategia

Conceição conosce bene il calcio italiano e il suo ritorno in panchina, anche lontano da Milano, potrebbe rappresentare una nuova sfida. La Fiorentina, con ambizioni europee e una tifoseria passionale, sarebbe il teatro perfetto per un tecnico che vive ogni partita come una battaglia. I contatti sarebbero già avviati, con l’entourage del portoghese che attende sviluppi sulla situazione di Palladino.

Nulla è ancora ufficiale, ma qualcosa sembra muoversi. Conceição ha già deciso il suo futuro prima dell’estate. Il Milan, forse, è già alle spalle. Ma la Serie A no. Potrebbe ripartire da Firenze, da un progetto che ha fame di salto di qualità. E lui, come sempre, è pronto a incendiare l’anima di chi gli darà fiducia.