Sinner con le mani nei capelli: persi un sacco di soldi | “4 milioni di euro”

Sinner (larepubblica) - napolipiu
Una squalifica pesante, una rinuncia sofferta e un danno economico che nessuno si aspettava.
Jannik Sinner ancora fuori dai giochi. Una notizia che ha fatto tremare non solo i fan dell’altoatesino, ma anche tutto il sistema del tennis italiano. La sua assenza forzata dal circuito per i tornei, infatti, non riguarda solo i risvolti sportivi, ma nasconde implicazioni economiche molto più ampie e inaspettate.
Il campione del mondo in carica a squadre e individuale, reduce da una stagione straordinaria, era attesissimo dal pubblico, dagli sponsor e dagli organizzatori. Ma la decisione della squalifica — per quanto temporanea — ha rovinato piani, sogni e, a quanto pare, anche incassi. E dietro le quinte si inizia a fare la conta dei danni.
In particolare, l’attenzione si è spostata sugli Internazionali d’Italia, l’appuntamento clou del tennis azzurro, dove Sinner era considerato il protagonista assoluto. Tutto ruotava attorno a lui: la campagna promozionale, le vendite dei biglietti, persino l’uso delle nuove strutture messe a disposizione per l’edizione 2025. Senza di lui, la situazione cambia. Eccome.
Una delusione per chi sperava di vederlo all’opera nella nuovissima Supertennis Arena, lo stadio da 3000 posti ufficializzato appena un mese fa e destinato a diventare la perla del Foro Italico. E se il pubblico è dispiaciuto per la mancanza del suo idolo, gli organizzatori lo sono ancora di più… per motivi decisamente concreti.
Il retroscena economico
A spiegare meglio la portata dell’impatto è stato il presidente della FITP, Angelo Binaghi, che ha rilasciato dichiarazioni significative durante una conferenza stampa. “L’interesse per gli Internazionali è altissimo – ha detto – e le prevendite stanno andando molto bene. Abbiamo già raggiunto un incasso di 4 milioni di euro superiore rispetto all’anno scorso, grazie anche al nuovo campo allo Stadio dei Marmi. Ma avremmo potuto fare molto di più…”
La frase che ha fatto scalpore è arrivata subito dopo: “Se Jannik avesse giocato in questi tre mesi, ci avrebbe aiutato ancora di più nella prevendita”. Parole che pesano come un macigno, soprattutto perché testimoniano quanto forte sia l’impatto di un singolo atleta sull’intero ecosistema del tennis nazionale. E se a parlare è Binaghi, è chiaro che i numeri sono reali, e il rammarico altrettanto concreto.
Persi milioni
Dunque no, non è Sinner ad aver perso 4 milioni di euro. Non direttamente almeno. Quei soldi sono il “mancato guadagno” degli Internazionali, una cifra che, secondo gli organizzatori, sarebbe potuta lievitare ulteriormente grazie alla presenza del numero uno italiano. È il sistema a rimetterci: sponsor, tv, biglietteria, merchandising. Tutti si aspettavano un’esplosione di entusiasmo — e incassi — con Jannik in campo.
La squalifica ha interrotto quel meccanismo perfetto che si era creato attorno al tennista di San Candido. Ora non resta che attendere il suo ritorno, sperando che non sia troppo lontano. Intanto, l’effetto-Sinner si è fatto sentire anche senza che lui battesse un colpo: tanto da far dire agli organizzatori, con un pizzico di amarezza, “Se ci fosse stato, oggi avremmo guadagnato molto di più”.