De Laurentiis tra promesse, cinema e stadio: “Il primo settembre partono i lavori per il centro sportivo. Napoli? Orgoglioso dei miei tifosi”

Una lunga intervista, un flusso di pensieri tra calcio, emozioni personali, prospettive future e ricordi cinematografici. Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC spaziando dai progetti per il club alle riflessioni su Napoli e i napoletani, passando per il ricordo del Monte Faito e i problemi infrastrutturali dello stadio Maradona.
Dolore per il Monte Faito e orgoglio napoletano
Il presidente ha aperto il suo intervento con un pensiero toccante sulla tragedia al Monte Faito: “Sono rimasto incredulo. Non è pensabile che ancora oggi accadano certe cose: è un problema di responsabilità verso la salute pubblica. Ho girato lì una scena di un mio film nel ’76”. Ha poi rivolto gli auguri di Pasqua ai tifosi, alla squadra, a Conte – definito “il mast Antonio” – e a tutta la redazione di Radio CRC, rivendicando il legame con Napoli e la sua gente: “Vado orgoglioso dei napoletani. Abbiamo reso il Napoli forte e muscoloso. Nei prossimi anni ci divertiremo molto. Non è una promessa, è realtà”.
Il film della stagione e il racconto di un giovane attore
Dopo il successo del docu-film sullo Scudetto, De Laurentiis annuncia un nuovo progetto: “Perché non raccontare ogni stagione del Napoli? Abbiamo iniziato dalle firme di Conte fino al ritiro. Uscirà a giugno nei cinema e sto discutendo con le piattaforme”. Protagonista sarà un ragazzo di 16 anni, attore in “Napoli-New York”, scelto per raccontare la stagione con spontaneità e passione.
Il centro sportivo: “Inizio lavori il 1° settembre, parola mia”
L’annuncio più concreto riguarda il futuro centro sportivo: “Versiero e Iorio hanno stilato un dossier con 18 opzioni. Abbiamo bisogno di spazio per 10 campi regolamentari, parcheggi, strutture e accessibilità. Ho detto: il primo settembre inizieranno i lavori. Garantisco: i soldi li metto io”. Il presidente ha sottolineato la necessità di un progetto organico, pensando anche a come i bambini raggiungeranno le strutture: “Non li puoi lasciare da soli a 10 anni per andare ad allenarsi”.
Stadio Maradona: tra dubbi e riflessioni
Sulla questione stadio è tornato a parlare con franchezza: “Rimanere dove ha giocato Maradona mi farebbe piacere, ma ci sono problematiche strutturali serie. Il terzo anello, la pista d’atletica, la visibilità: tutto da valutare. L’assessore Cosenza mi ha promesso una relazione entro il 30 aprile”.
Maradona, cinema e famiglia
Tra i tanti aneddoti, anche un ricordo affettuoso di Diego Armando Maradona: “Lo ingaggiai per il film ‘Tifosi’. Non girò quasi nulla, giocava sempre a pallone. Ma siamo rimasti amici, anche dopo che sono diventato presidente”. E poi la parentesi familiare: “Mio figlio Edo mi ha lasciato una pizza imbottita e un casatiello, sono a dieta ferrea… ma li mangerò eccome”.
Sul campo e sul Bologna: “Niente gufate”
Infine, uno sguardo al presente e alla sfida scudetto: “Abbiamo fatto tanto, un solo anno è andato male. Ora dobbiamo goderci il momento. Il Bologna? Apriamo l’uovo oggi alle 18! Io detesto chi gufa…”.