Il Napoli ritrova se stesso: Lukaku guida la rinascita, McTominay lo segue

NAPOLI – C’è un Napoli che rinasce. Lo fa lentamente, ma con tratti riconoscibili: determinazione, consapevolezza e concretezza. Come racconta Antonio Corbo su Repubblica Napoli, la squadra partenopea sembra essersi liberata da quei “perché imbarazzanti” che la attanagliavano nei finali di partita, quando dopo un’ora di dominio si spegneva in modo inspiegabile.
Contro l’Empoli, il primo segnale arriva da Meret, che al rientro si esibisce in un volo plastico per negare il pari a Sebastiano Esposito. È un brivido che scuote il Napoli, gli fa capire che la strada sarà in salita, ma che è percorribile. «Si riconosce nella forza consapevole delle sue serate migliori», scrive Corbo.
La gara viene controllata con ordine, senza sbandamenti. L’Empoli, pur elogiato per la freschezza e il coraggio giovanile, si arrende al pragmatismo napoletano. Conte impone una disciplina ferrea: il gioco appare monotono, ma efficace. Il piano ruota attorno a un solo nome: Romelu Lukaku. È lui lo snodo offensivo, il riferimento costante.
Il belga illumina la scena con una deviazione geniale che spalanca la porta a McTominay, pronto a siglare il primo gol. «Non un gol come tanti», ricorda Corbo, che sottolinea come il centrocampista eguagli così il suo record di reti in Premier League con il Manchester United. E poi arriva il raddoppio, ancora con Lukaku protagonista: presenza, fisicità, leadership. È lui l’uomo della notte.
Conte non deroga dalle sue idee, anche quando rischiano di apparire prevedibili. Aspetta l’ora esatta e il suo Napoli si accende: arriva il terzo gol, ancora con McTominay, che firma la sua ottava rete stagionale. Il tecnico leccese si prende così una piccola rivincita sul destino e sulle critiche.
Ma non è solo festa. Il match consegna anche l’ennesimo infortunio muscolare, con Juan Jesus costretto a uscire dopo aver sostituito Buongiorno, a sua volta già fermo. In campo va Rafa Marin, in cerca da tempo di un ruolo vero in questa stagione travagliata.
Il Napoli, però, non si lascia frenare nemmeno da questo. L’aria è cambiata. Corbo lo nota: «Il Napoli esce da un complesso che si portava dentro. Supera quel limite che era diventato un incubo». Quante volte, nei finali, si era fatto rimontare? Quanti punti persi? Ora sembra più solido, più maturo. Con un Monza all’orizzonte e un’Inter chiamata a rispondere da Bologna, si profila una Pasqua diversa: quella, forse, del ritorno.
«Pasqua nel campionato di Antonio Conte annuncia finalmente sorprese», conclude Repubblica Napoli. E stavolta, il cielo su Fuorigrotta sembra davvero più sereno.