Pistocchi: «Napoli favorito per lo scudetto. Inter stanca, il vero problema sono i viaggi»

Pistocchi: "Allegri-Juventus? Zero titoli, ma gli piace essere strapagato"

Maurizio Pistocchi, editorialista ed ex volto noto della televisione sportiva, è intervenuto a Radio CRC nella trasmissione “A Pranzo con Chiariello”, affrontando diversi temi caldi del calcio italiano. Dalla polemica sul rinvio delle partite per la morte di Papa Francesco, fino alla corsa scudetto tra Napoli e Inter, passando per la gestione di De Laurentiis e la stagione dei nerazzurri.

Sui rinvii per la morte del Papa

Pistocchi non ha risparmiato critiche alla decisione di sospendere le partite:
«La politica usa questo tipo di eventi per speculare sulla morte del Papa solo per generare consenso. Non si è mai dato seguito a quello che diceva il Santo Padre su accoglienza e guerra in Ucraina. Ora la sua morte viene usata per solleticare l’elettorato dell’ex DC. Uno Stato laico dovrebbe onorare la memoria del Papa in un altro modo».

Inter, troppe energie sprecate

Passando al campo, Pistocchi ha analizzato la condizione dell’Inter, reduce da risultati altalenanti:
«L’Inter ha perso due partite consecutive, non riusciva da tempo. Contro il Milan ha sbagliato tutto: i quattro cambi simultanei di Inzaghi sono stati un’esagerazione. E poi c’è il dato preoccupante: contro le big, l’Inter non vince. Ha perso tutte le sfide con il Milan, non ha battuto la Juve di Thiago Motta e col Bologna ha raccolto solo un punto».

Il Napoli? Favorito

Per Pistocchi, il Napoli ha qualcosa in più nella corsa al titolo:
«Il Napoli ha il 65%, forse il 70% di possibilità in più di vincere lo scudetto. Per come gestisce la squadra e per il calendario. L’Inter è partita per vincere tutto, il Napoli per arrivare in Champions: c’è una differenza di aspettative».

Un’altra riflessione riguarda il livello della Serie A e i fattori nascosti che incidono sulla tenuta delle squadre:
«Il campionato è livellato verso il basso. 71 punti a questo punto della stagione sono stati sufficienti solo due volte in tredici anni. Il vero problema non è il numero di partite, ma i viaggi. Ti fanno perdere tempo, saltare allenamenti. Quando giochi in trasferta, perdi sedute che servono per preparare gare importanti come quelle di Champions».

Infine, parole di apprezzamento per il presidente del Napoli:
«De Laurentiis si può discutere su certi dettagli, ma la sua è una gestione da grande club. Se in nove anni, per cinque stagioni sei competitivo per vincere, qualcosa vorrà pur dire. I tifosi vogliono vincere, certo, ma chi è che vuole perdere?».