Tuttosport: “Napoli per la gloria. Bologna per la storia”

Tuttosport: “Napoli per la gloria. Bologna per la storia”

Chi porta lo scudetto sulle maglie contro chi ha alzato la Coppa Italia. Napoli-Bologna è la finale che certifica una logica sportiva chiara, al netto delle polemiche su una Supercoppa moderna che convince più per i ricchi premi che per il formato. Come sottolinea Raffaele Auriemma su Tuttosport, la competizione piace soprattutto per una ragione: gli undici milioni destinati alla vincitrice, tra premio finale e amichevole contro la Supercoppa saudita.

In palio non c’è solo il trofeo, ma anche un incasso da 9,5 milioni, più altri 1,5 che andranno a chi alzerà la coppa tra Napoli e Bologna. Antonio Conte, che vanta già due titoli in carriera, punta al tris personale e a riportare il Napoli al successo in Supercoppa dopo le vittorie del 1990 e del 2014, a fronte di cinque finali disputate.

L’avversario non è dei più comodi. È lo stesso Bologna che il 9 novembre, con il 2-0 in campionato, aprì la crisi dei partenopei, poi superata attraverso una profonda presa di coscienza e un cambio di modulo favorito anche da una lunga serie di infortuni. Conte non dimentica quella serata, come racconta Raffaele Auriemma sulle colonne di Tuttosport.

«Per noi non fu una buona partita, soprattutto nel secondo tempo – ha ricordato il tecnico in conferenza stampa – ed è giusto fare i complimenti a Vincenzo Italiano, un allenatore che come me viene dalla gavetta e ora raccoglie i frutti del suo lavoro».

Conte ha sottolineato come la vittoria in semifinale contro il Milan abbia restituito energia e fiducia al gruppo: «Nelle vittorie e nelle sconfitte bisogna sempre ripartire, ma è più facile farlo dopo una vittoria. Essendo una finale, diventa anche più semplice recuperare dalla fatica».

Secondo quanto evidenzia ancora Auriemma su Tuttosport, il tecnico salentino ha ricordato alla squadra anche la finale persa due anni fa contro l’Inter e il dato significativo legato a Vincenzo Italiano: otto finali in sette stagioni, quattro consecutive negli ultimi tre anni, senza aver mai vinto la Supercoppa, proprio come il Bologna.

«Loro giocheranno con parecchia fame – ha spiegato Conte – ma noi non dovremo averne di meno. Il Bologna può vincere, ma dovrà dimostrarsi più forte di noi. Non dobbiamo dimenticare da dove arriviamo: lo scorso anno abbiamo vinto lo scudetto dopo un decimo posto. Questo è il primo obiettivo della stagione e vogliamo conquistarlo».

Sul piano tattico non sono attese grandi novità rispetto alla semifinale contro il Milan. Come riporta Raffaele Auriemma su Tuttosport, l’assenza di Beukema, fermato da un trauma contusivo al piede, dovrebbe spingere Conte a confermare Rrahmani, con Di Lorenzo impiegato da centrale destro per consentire a Politano di agire a tutta fascia.

Proprio Politano ha ribadito l’importanza della finale: «Per me è un onore giocare nel Napoli, sia da esterno basso che alto. Quello che conta è dare il cento per cento per vincere il trofeo. Con il Bologna abbiamo un precedente negativo in campionato e speriamo di rifarci con una grande prestazione».

Intensità, equilibrio e fame saranno le chiavi di una sfida che promette spettacolo. Perché, come conclude Tuttosport, nelle finali la linea è sottile: chi vince entra nella storia, chi perde è costretto a leggerla.