Rassegna Stampa

ZILIANI: Juve allo sfascio anche Paratici vuole se ne vuole andare

Juve allo sfascio. Baruffe a Cardiff, discussioni sui premi e la spada di Damocle dell’affaire Agnelli. Anche Paratici se ne vuole andare. 

di PAOLO ZILIANI il Fatto Quatidiano.

TORINO-Il fatto quotidiano rivela alcuni particolari, liti, sulla notte di Cardif che stanno portando alla rottura del giocatto Juve.

ZILIANI: Juve allo sfascio

Tutti si chiedono: cosa succede alla Juventus? Forse l’idea di riconfermare a tambur battente Allegri subito dopo l’inglorioso tracollo di Cardiff, a ingaggio raddoppiato (Max arriverà a guadagnare, fra tre anni, 7 milioni netti), invece che compattare lo spogliatoio ha avuto l’effetto dello sfollagente.

Dani Alves, che di grandi club e di palcoscenici internazionali se ne intende, è stato il primo a fare le valigie, non dopo aver criticato le atmosfere cupe dello spogliatoio juventino e aver consigliato a Dybala di andare a fare il salto di qualità in un vero top club.

 Baruffe a Cardiff

Alex Sandro, la vera rivelazione della stagione, non vede l’ora di andare al Chelsea a guadagnare il doppio; figuriamoci Bonucci, che dopo essersi sentito dire “Stai zitto testa di cazzo”da Allegri in Juventus-Palermo, al fischio finale l’aveva inseguito negli spogliatoi dando vita ad uno scontro dai toni a dir poco accesi.

Tre giorni dopo, la Juve lo aveva escluso dalla partita col Porto e l’aveva messo alla gogna in mondovisione facendogli seguire il match su uno sgabello a due passi da Marotta e Nedved.

Juve allo sfascio anche Paratici vuole se ne vuole andare

Discussioni sui premi

L’intervallo di Cardiff è stato poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso: con Bonucci che chiede ad Allegri di mettere Cuadrado e togliere Barzagli  che si risente: si sfiora lo scontro.

Senza dimenticare la trattativa per il premio-vittoria in Champions, come sempre sfumata, che era stata dura e aveva visto Bonucci come il più battagliero dei giocatori, cosa non gradita alla società.

Paratici vuole se ne vuole andare

La verità è che 40 giorni dopo Cardiff la Juve sembra allo sfascio.

Persino Paratici, l’apprezzatissimo uomo-mercato braccio destro di Marotta, se ne vuole andare.

Affaire Agnelli

La spada di Damocle dell’affaire Agnelli: fra due mesi (il 15 settembre) ci sarà la quasi scontata squalifica di Andrea Agnelli per aver aperto stadio e biglietteria alla Ndrangheta.

Anche un solo giorno di squalifica obbligherà Agnelli alla decadenza. Alla Juve si è spenta la luce.