L’analisi di Ivan Zazzaroni dopo la vittoria della Juventus di Allegri sul Milan e il suo pensiero sulle contendenti allo Scudetto.
Nell’editoriale odierno del Corriere dello Sport, il direttore Ivan Zazzaroni ha analizzato la vittoria della Juventus nella sfida contro il Milan, intitolando il suo pezzo “Allegri, è semplice”. Nel suo articolo, Zazzaroni ha descritto la determinazione di Allegri durante la partita, sottolineando come il tecnico bianconero si sia liberato di giacca, cravatta e persino camicia nell’entusiasmo della vittoria. L’autore ha evidenziato il ruolo chiave di Thiaw, che ha lasciato il Milan in inferiorità numerica al quarantesimo del primo tempo, ma ha anche riconosciuto il merito delle abilità calcistiche di Allegri nella conduzione della squadra.
“Prima ha scalciato una bottiglietta, poi si è tolto la giacca. Rimasto in camicia e cravatta, Allegri si è liberato anche di quest’ultima e se la partita fosse durata altri quindici minuti probabilmente l’avrebbe chiusa in mutande e calzini neri. Seminudo, ma più che soddisfatto, perché è andata esattamente come aveva sperato: Thiaw gli ha dato una grossa mano lasciando il Milan in dieci al quarantesimo del primo tempo, ma il resto è tutto suo, frutto delle sue conoscenze, del calcio che oggi può fare, più che di quello che sa fare”.
Nonostante Pioli abbia guadagnato un punto in più rispetto all’anno precedente e Allegri si trovi ora a quota 7, come Inzaghi, Zazzaroni non vede grandi cambiamenti nel panorama calcistico. Per la corsa allo scudetto, secondo il direttore, le principali contendenti rimangono Inter, Napoli (seppur in ritardo) e Milan. La Juventus, d’altro canto, viene paragonata da Zazzaroni a un osservatore silenzioso, come un cinese sulla riva del fiume, aspettando pazientemente che gli altri anneghino nei propri limiti.
“Pioli ora ha un punto in più dello scorso anno, Allegri 7, come Inzaghi. Ma il prodotto non cambia: per lo scudetto ci sono Inter, Napoli (in ritardo) e Milan. La Juve è il cinese che attende sulla riva del fiume che gli altri anneghino nei loro limiti”.