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Tacconi, il portiere che incassa gaffe come i gol di Maradona

Tacconi, il portiere che incassa gaffe come i gol di Maradona. L’ultima brutta figura di Stefano il collezionista di “figuracce”.

di Francesco Pollasto

L’ultima brutta figura di Stefano Tacconi.

L’ultima  gaffe di Tacconi in ordine cronologico arriva in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “il Napoli quando aveva moggi rubava” come per dire Calciopoli aveva ragione di esistere.

E la conferma la dà proprio l’ex portiere quando afferma: “Moggi solo con la Roma non è riuscito a rubare”.

È la somma che fa il totale come dice l’amabile Totò. Quindi se Moggi non ha rubato solo a Roma è chiaro che abbia rubato in tutte le società in cui ha militato tra le quali figura proprio la Juventus.

Tacconi a questo punto meriterebbe di essere ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti o come testimone diretto delle ruberie dell’ex Dg, che tra le cose lui definisce “mio amico”.

La premessa era doverosa, dopo aver sentito uno Juventino affermare che la Juve rubava grazie a Moggi, come Napoletani ci sentiamo più sereni.

Ma Tacconi è davvero una persona che merita di parlare di sport?

Secondo noi no! Lo sport rappresenta l’onestà e la lealtà sportiva, e Tacconi non sembra incarnare queste qualità.

Ci vengono in mente alcune marachelle del baffuto portiere:

2005-Paletta e tesserino falsi per parcheggiare ovunque la sua Porsche Cayenne. Stefano Tacconi è stato condannato a pagare 3.450 euro dal Gip milanese Guido Salvini per aver fatto uso di pubbliche insegne contraffatte, in un periodo di circa quattro mesi nello scorso inverno. Il lampeggiante no, non l’aveva.

Da quando ha smesso di giocare e ha intrapreso la professione del vip, Tacconi ha collezionato – tra una comparsata alla Prova del cuoco e un cameo in Un posto al sole – una serie di papere niente male. In ordine sparso, si possono citare negli ultimi anni le seguenti “uscite”: cavia umana per il viagra in una trasmissione di Costanzo, eliminato rapidamente dall’ Isola dei famosi, presidente del Varese tre mesi giusto in tempo per vedere la squadra cancellata dal calcio professionistico, denunciato dall’ ex compagno Favero per truffa e appropriazione indebita (archiviata), mediatore per i mancati acquisti del Genoa nel 2002 e pochi mesi fa del Chievo.

Paletta e tesserino con la scritta Repubblica Italiana erano invece un’eredità della sua recente disavventura politica, quando è stato per alcuni mesi il coordinatore lombardo del nuovo Msi-Dn ritirando in extremis la propria candidatura alle ultime regionali, dopo aver dichiarato cose tipo “se Reagan è diventato presidente degli Stati Uniti, io posso arrivare ovunque” e “odio l’Islam ma bisogna avere rispetto di tutti”. Il partito era quello fondato da Gaetano Saya, quel personaggio indagato per aver fondato un corpo di polizia parallela per la lotta al terrorismo e per la difesa del Papa, un mitomane delirante dalle simpatie naziste che millantava un passato nei servizi segreti della Nato e il grado di Maestro Venerabile della massoneria, insieme ad altre pataccate.

L’apice fu toccato grazie alla iene. Il programma televisivo portò alla luce una brutta vicenda che vedeva protagonista un tifoso bianconero, che aveva fatto dei lavori per Tacconi per la modesta somma di 2500 euro. La somma di € 2.500 sarebbe andata a coprire il materiale e le spese, inclusi i due aiutanti e a Cristian non sarebbe rimasto granché alla fine del lavoro. Un sacrificio che avrebbe fatto volentieri, vista la sua adorazione per Tacconi.

Ma dopo aver trattato il suo idolo con i guanti e aver ricevuto un acconto di € 250, Cristian non ha più visto un centesimo. Le telefonate a Tacconi si sono rivelate inutili, perché non ha mai ricevuto risposta.

Una vicenda piuttosto imbarazzante, ma grazie all’aiuto de Le Iene, l’imbianchino Cristian ha finalmente recuperato i suoi soldi. Chissà se è l’ultima brutta figura di Stefano Tacconi.

Insomma Tacconi, il portiere che incassa gaffe come i gol di Maradona..

Alla luce di queste piccole cose chiediamo al direttore della radio ufficiale del Napoli e agli altri giornalisti Napoletani impegnati in radio o tv: Ma vale la pena contattare un personaggio così?

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