Rassegna Stampa

Il Roma: Maggio, riscossa sul campo: ora solo applausi

di Dario De Martino

Nessuno se lo sarebbe aspettato titolare nella gara più difficile di questo avvio di campionato, e invece eccolo lì, Christian Maggio, dopo dieci anni ancora pronto a difendere la maglia azzurra. Alzi la mano chi avrebbe scommesso un nichelino sulla sua presenza contro la Lazio. Quel nichelino sull’esterno vicentino l’ha puntato Maurizio Sarri ed è stato premiato. Una diagonale difensiva a fermare Immobile che evita il 2-0 ed una prestazione come sempre d’impegno e di grande ordine, come Chirstian sa fare. Ma il tecnico bangolese, insieme con Giuntoli e De Laurentiis, hanno scommesso su di lui molto prima di mercoledì, quando hanno deciso di non acquistare un nuovo terzino destro, magari più giovane, perchè sicuri che con Hysaj e Maggio la fascia era coperta a dovere.

“SERVE UN NUOVO TERZINO” urlavano in tanti durante la sessione di mercato. Addetti ai lavori e tifosi, in tantissimi chiedevano un esterno difensivo più giovane e più pronto per dare fiato ad Hysaj. Non era più all’altezza di questo Napoli, secondo tanti, e serviva un calciatore che potesse davvero dare a Sarri l’imbarazzo della scelta anche sull’esterno destro, che per i critici era l’anello debole della panchina azzurra. Alla fine gli uomini mercato del Napoli hanno acquistato sì un esterno, ma sulla corsia mancina, per sostituire Strinic. A destra, invece, si è rimasti così : il giovane albanese titolare e il più anziano Maggio come usato sicuro da mandare in campo quando c’è necessità.

“NON GIOCHERA’ UNA PARTITA” dicevano gli stessi scettici alla fine del mercato, quando si è avuta la certezza che Christian sarebbe rimasto. I soliti critici borbottavano: “Hysaj sarà costretto a giocare 40 partite, perchè Maggio non potrà mai dargli davvero il cambio”. Ed invece l’esterno vicentino s’è trovato ad essere titolare già alla seconda giornata contro l’Atalanta per la squalifica di Hysaj e anche in quella circostanza salvò il risultato evitando il 2-0 ai bergamaschi. Ieri stesso copione, fermando Immobile e salvando la squadra dal raddoppio la laziale. La risposta agli scettici è arrivata: Maggio gioca, e bene, nella partita più difficile di questo avvio di campionato, all’Olimpico contro la Lazio.

DRIBILING A SCETTICISMO ED ETA’. Non correrà più come un tempo, quando con Reja e Mazzarri faceva su e giù tutta la fascia per 90 minuti, ma è ancora bravo nel dribbling. Maggio ha superato in scioltezza le critiche e poi ha saltato anche quel numero 35 che indica l’età sulla carta d’identità. Mercoledì la presenza numero 291, il sesto di sempre nella graduatoria di chi ha giocato più partite con la maglia partenopea. Con la stessa voglia del primo giorno. Professionalità come quella di Maggio sono cosa rarissima in questo calcio. Uno così va protetto.