La Juve rischia di ricevere altri 15 punti di penalizzazione in classifica, questa volta per la cosiddetta manovra stipendi.
“La Juventus ora rischia un’altra “penalizzazione monstre” per la manovra stipendi, relativa agli accordi coi calciatori nelle stagioni 2019-20 e 2020-21. Dalle parti della sede federale di via Campania prefigurano un nuovo deferimento, un nuovo processo a fi ne marzo e almeno altri 15 punti di penalizzazione, oltre a una sanzione pecuniaria che andrebbe «da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto».
Chiné sarebbe pronto a tirare in ballo, oltre all’articolo 31 che cita l’illecito amministrativo, l’aggravante dell’articolo 14 comma 1 lettera C, accusando il club di aver «indotto altri a violare le norme e le disposizioni federali di qualsiasi rango o ad arrecare danni all’organizzazione federale». I calciatori coinvolti negli accordi
rischiano un mese di squalifica” a scriverlo è Corriere dello Sport.
Juve: altre penalizzazioni per la manovra stipendi
Sul caso è intervenuto anche il giornalista Paolo Ziliani che scrive: “Dunque cominciano ad ammetterlo tutti. Oggi Corriere dello Sport scrive che arriveranno almeno un altro -15 dal processo sulle manovre stipendi (io dico da -30 in su), un’ammenda multi-milionaria per la Juventus e un mese di squalifica per tutti i tesserati, Dybala compreso“.
“La Gazzetta, che ieri aveva scoperto il filone delle “partnership con società terze” (leggi le succursali Sassuolo, Atalanta, Sampdoria ecc.), oggi riconosce che a partire da Vlahovic alla Juve ci sarà un fuggi-fuggi, fuori dall’Europa nessuno vorrà più restare.
Eh sì, perché nessuno si tifosi vuole dirlo ma la Juventus sta uscendo dalle coppe per chissà quanti anni. Oggi a Nyon si riunisce l’UEFA e qualche indizio potrebbe arrivare, ma come ammette il Corriere dello Sport, sulla Juventus in Europa pendono ben tre spade di Damocle. Il -15 appena inflitto dalla giustizia FIGC è già sufficiente, se confermato, a depennare la Juventus dalle coppe per antisportività. Ma ci sarà anche la sanzione per l’illecito finanziario (manovre stipendi) e l’abiura non data alla Superlega pesa come un macigno.
Ribadisco: la Juventus è già da questo momento fuori dalle coppe e anche se dovesse vincere l’Europa League non verrà ammessa alla Champions. Sarà esclusa per almeno due anni e se non dirà no alla Superlega più lungamente. I suoi giocatori già lo sanno“.
Squalifiche per Dybala e Demiral
“La Juventus 2023-24 si troverà quindi nella situazione, anche ammesso di aver conservato il posto in A, di non poter più corrispondere gli stipendi da 5-6-7 milioni e oltre di Pogba, Vlahovic, Di Maria, Chiesa, Bremer, Paredes, Rabiot, Szczesny e altri” scrive ancora Ziliani.
Poi aggiunge: “Al contempo, con la prospettiva di sparire dall’Europa per almeno 5 anni nessun campione vorrà rimanere. Potrebbe farlo Danilo come fecero Buffon e Del Piero nel 2006, forse Locatelli se ben motivato ma si ripartirebbe da Perin, Miretti, Fagioli, forse Kean ecc.
Va detto che la stragrande maggioranza dei giocatori incorrerà a breve in una squalifica di un mese e in salate multe per aver aderito alla manovra-stipendi targata Agnelli-Chiellini. Le garanzie avute si sono rivelate un boomerang, i rapporti ne risentiranno.
Sarà infine un bel problema per la FIGC reggere alla bufera di proteste che arriveranno dalla Roma per la squalifica di un mese che la priverà di Dybala nel momento clou della stagione, e ancora dalla Lazio per Sarri, dall’Atalanta per Demiral e via dicendo.
Se è vero che che i tesserati rispondono personalmente dei loro errori è altresì vero che i club che stipendiano oggi gli ex juventini coinvolti nell’illecito, e che saranno fermati un mese, sono del tutto incolpevoli. Pagheranno colpe che sono della Juventus. E questo è il colmo“.