Mazzocchi si racconta: «Sono un ragazzo magico, sogno il Napoli e disegno Goku»

Gamba tonica, strappi e cambi di passo: è Mazzocchi il più in forma del Napoli

Nel nuovo episodio di Betsson.Sport, il protagonista è Pasquale Mazzocchi, calciatore poliedrico che si svela senza filtri tra ricordi, passioni e sogni futuri. Un racconto autentico che va ben oltre il campo da gioco, tra anime giapponesi, proverbi napoletani e cornetti alla Nutella.

«Chi è Pasquale Mazzocchi? Avrei tantissime cose da dire. È un ragazzo forte. La parola che mi piace usare è magico. Magico e a volte anche talentuoso, perché ho tanti talenti. Tipo disegnare. È una passione che ho da bambino, me l’ha trasmessa mio padre. Anche a lui piaceva disegnare. A volte anche i manga, Dragon Ball, Goku», racconta con fierezza.

Il difensore si apre anche sul suo sogno mai nascosto: «Il mio sogno è indossare la maglia del Napoli. Io mi sento uno del popolo. Quando mi fermo a firmare autografi c’è una grande sintonia, chi mi vede mi prende come un amico».

Tra musica neomelodica e momenti leggeri, emerge anche una profonda stima per Antonio Conte: «Mi colpisce come riesce a parlare ai giocatori. Non è scontato che un allenatore riesca a farsi capire davvero, lui sì. Ti trasmette quello che pensa e che vuole».

Il suo idolo? Nessun dubbio: «Da bambino era CR7. Poi, quando m’hanno spostato di ruolo, ho iniziato a ispirarmi a Zanetti. Mi sarebbe piaciuto giocare contro Ronaldo, magari l’anno del mio esordio in Serie A, che è stato proprio dopo la sua partenza dall’Italia».

E poi c’è la voglia di dare l’esempio: «Mi piace usare i social per mandare messaggi positivi. Oggi il calcio è fatto anche di questo. Ai ragazzi dico sempre di non mollare mai, anche nei momenti più bui».

Infine, un tocco dolce: «Il mio dolce preferito? Cornetto alla cioccolata. Ogni tanto me lo concedo. Aiuta anche mentalmente».

Pasquale Mazzocchi si conferma così non solo un atleta di spessore, ma anche una figura carismatica, genuina e profondamente legata alla sua gente. E, forse, sempre più vicina a quel sogno chiamato Napoli