RINNOVO INSIGNE NAPOLI. Enrico Fedele, ex agente dei fratelli Cannavaro e dirigente sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte. Fedele si è soffermato in particolare sul rinnovo di Lorenzo Insigne con il Napoli.
“INSIGNE ? “C’è una richiesta per lui? Dipende tutto da questo. Se c’è una richiesta il Napoli lo vende? Bisogna vedere che richiesta c’è. Ora Insigne è a metà proprietario del suo cartellino. Eventualmente si può fare un’operazione bilancistica in stile Osimhen.
IN RITIRO SENZA MAGLIETTE ? Uno di quei colpi a sensazione di De Laurentiis che poi credo cambierà. Doppio ritiro? Non mi piace, oggi è un’era commerciale e quindi si fa ma sono per una zona di ritiro di 21 giorni e poi iniziare. Andare a Dimaro, poi all’estero e poi a Castel di Sangro…vedo delle cose più a fini commerciali che prettamente tecnici. Oggi il calcio è una slot machine.
IL SOSTITUTO DI INSIGNE ? Lozano. Se poi con un campionato eccezionale di Insigne facciamo quinti, possiamo fare sesti con Lozano. Koulibaly? Se gli offrono 40-45 milioni li devi prendere. Se non fai la squadra e devi ridimensionare, non puoi dare 6 milioni a Koulibaly o continuare a darne tanti a Mertens e Ghoulam“.
Fedele ha poi aggiunto: “Se Donnarumma fosse stato del Napoli e il Napoli gli avesse offerto questa cifra, al momento della firma per un’altra squadra noi che avremmo detto? Io con Donnarumma avrei fatto miracoli pur di tenerlo.
MESSI SULLO STESSO LIVELLO DI MARADONA ? Assolutamente no, è una copia di Maradona. El Pibe era di un altro livello ma lui è il degno erede.
Il Milan perde uno dei più forti portieri al mondo, il quale a 22 anni ha rifiutato 8 milioni più bonus per andare a guadagnare di più.
NUOVO CALENDARIO SERIE A ? Hanno fatto una cosa in ritardo ma hanno fatto bene, le partite importanti devono essere messe nel mezzo del girone e non alla fine. Serve evitare che ci siano partite senza senso. Apertura e Clausura? Non mi dispiacerebbe. Il calcio è la quarta o quinta azienda del Paese e gli attori fanno domande a cui si danno risposte. Le società non hanno le pistole alla fronte per dare certi soldi.
CHIELLINI SU SAKA ? Ultima interpretazione di uno che dice che non ti fa passare, con le buone o con le cattive. A differenza di tanti pseudo difensori italiani che vogliono giocare la palla ma che non sanno che la palla non deve toccarla l’avversario”.