Ancelotti tra Cina e futuro: “Servono tre Insigne per fare un Koulibaly”. Il tecnico ha parlato della stagione degli azzurri a Radio Kiss Kiss
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Ancelotti tra Cina e futuro: “Servono tre Insigne per fare un Koulibaly”. Riparte il campionato e il Napoli è atteso dalla sfida contro il fanalino di coda Chievo. Carlo Ancelotti ha parlato di questo ed altro in un’intervista a ‘Kiss Kiss Napoli. Si riportano tutte le dichiarazioni del mister partenopeo.
Il gruppo
A partire dalle ore 17:30 Carlo Ancelotti risponderà alle domande di Valter De Maggio e dei tifosi azzurri. Come sempre saranno tanti gli argomenti trattati. Ancelotti: “Il canto fa gruppo ed è la mia seconda passione dopo il calcio. Mi piace molto cantare quindi non ho nessun problema a farlo in squadra. Insigne-Koulibaly? “Servono tre Insigne per fare un Koulibaly. C’è un gruppo di altissimo livello, c’è sempre quello più sbadato ma qui da Napoli non ce ne sono. Un rompi…? Mario Rui (ride, ndr)”. “Cavani? I francesi hanno paura che glielo porti via. Mandiamo un altro audio, dai… “.
La Cina
Il tecnico ha poi proseguito: “Il cibo? Mi mancheranno sempre i tortellini emiliani, fanno parte della mia cultura e della mia tradizione, ma qui ci trattiamo bene. Ho cominciato a mangiare le pizze, ma non posso farlo tutte le sere. Spero di restare tanto tempo per fare un tour. Andare in Cina? Ad allenare no, ma in vacanza sì. Ci sono stato col Bayern per giocare un’amichevole, c’è di meglio eh…. Essere competitivi? Mai essere competitivi con gli altri. La competitività è con sè stessi. Sono sempre stato molto amato? Ho fatto tante esperienze e ho lasciato bei ricordi. Tra tanti anni spero di poterli lasciare anche qui. Ritorno al Real Madrid? Sto bene qui, c’è il mare“.
Il bacio a Insigne
Il mister ha aggiunto: “Il bacio ad Insigne? Il bacio ai calciatori è un segno d’affetto e riconoscenza, o anche di supporto. Dipende dai momenti e dalle situazioni. Si può baciare anche un calciatore che ha giocato male. Litigi con De Laurentiis? Siamo innamorati, non abbiamo mai discusso finora. Siamo sempre andati d’accordo su tutto. C’è grande rispetto reciproco. Sono già innamorato di Napoli? Mi piace molto, mi trovo molto bene. E’ un bell’ambiente. Ha delle viste uniche. La pizza? Quando la mangi a Napoli non la mangi più da nessuna parte. E lo stesso vale per la mozzarella. A me la pizza piace ‘Margherita”.
Su Hamsik
Il mister è poi sceso in dettagli tecnici: “Hamsik regista? Più facile metterlo regista che imparare a fare la genovese! Insigne punta centrale? È un’idea che mi è venuta dopo la partita con la Sampdoria, per dargli la possibilità di rifiatare un po’ di più e sparagnarli un po’ la fase difensiva. Campionato più difficile? Il campionato inglese è livellato verso l’alto. Nello spagnolo ci sono tre grandi club, quello italiano credo sia il più difficile. Cavani? Mai dire mai. A me piace allenare i calciatori bravi…”.
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Scudetto
Ancelotti ha affermato: “Maradona? Il giocatore più difficile da incontrare. Anche il più corretto e onesto. Qualche volta bisognava adattarsi anche in modo poco corretto, ma lui non si è mai lamentato. Una canzone per il Napoli? A tutto il Napoli dedicherei ‘Yes I know’ di Pino Daniele. Credere allo Scudetto? Non è il momento di far calcoli. Siamo partiti bene, si può fare meglio. Il primo bilancio si può fare alla fine del girone d’andata, quando ci sarà chiarezza anche in Champions League, vedremo se saremo passati e lì vedremo il distacco. Per vincere serve culo? Anche! Sono nato fortunato. Anche ADL? Sì, anche il presidente. Ma ci sono anche altre componenti”.
Con Galliani
In studio arriva un messaggio di Galliani: “Con Galliani ho passato tante avventure belle, difficili. E’ sempre stata una persona generosa, un dirigente grandissimo che insieme a Berlusconi ha costruito un Milan fantastico. Ho avuto la fortuna di partecipare a quell’ambiente sia da calciatore che da allenatore. Adesso io e Galliani siamo in discussione, anche con Berlusconi. Vogliono che gli dia del ‘tu’, ma non ce la faccio. E non è per una questione d’età”.
Caso Marotta
Il tecnico ha anche parlato di Marotta dopo l’ addio alla Juve: “Marotta all’Inter? Ha fatto molto bene alla Juve. E’ un dirigente serio, capace. Farà bene anche all’Inter. E’ una persona di grande esperienza, un acquisto positivo per l’Inter.
VAR
“Var in Champions? Mi piacerebbe, ma sono in ritardo. Dagli ottavi finali di Champions ci sono arbitri con grande esperienza. La Var li può aiutare. Negli ultimi tempi ci sono stati troppi errori determinanti. Con un errore agli ottavi sei fuori dall’Europa…. Chiamata per tempo al Var? C’è l’intenzione di utilizzarla di più, ciò che manca è questo. Come tutte le cose nuove c’è bisogno di esperienza nell’applicazione. Alla fine resta la decisione dell’arbitro, il Var non può decidere. Deve aiutare l’arbitro. Bisogna continuare, perfezionarlo e utilizzarlo un po’ di più. E gli arbitri sono sulla stessa linea”.
Todibo? È un buon giocatore, giovane e bravo. È un giocatore di un club importante. Il club è molto attento, abbiamo una struttura efficiente coordinata da Giuntoli che segue tutte le novità che saltano fuori”.
Insulti negli stadi
“Insulti negli stadi, fermiamo le partite? Non è possibile farlo, bisogna farlo e basta! Insultare l’avversario non è una cosa buona. E vale anche per i tifosi del Napoli. Noi abbiamo bisogno del loro sostegno, non devono perdere energie per insultare gli avversari. Se saremo insultati ci sono delle regole e le faremo rispettare. Se a Bergamo partono cori chiederemo di sospendere la partita! Napoli? E’ stato il Napoli a scegliere a me. Ho fatto tante esperienze belle in carriera, ma a Londra, Parigi, Monaco e Madrid capisci quanto è bella Napoli. Fabian Ruiz a destra? Ho avuto dei confronti con mio figlio su questo. Ci confrontiamo molto, mi trovo bene con tutto lo staff tecnico e con i massaggiatori. E’ una bella famiglia”.
Rapporto padre – figlio
Il mister parla anche di suo figlio, suo vice al Napoli: “Il rapporto con mio figlio Davide? E’ un rapporto costante e continuo, diverso da quello che potrei avere con un altro vice. Io e mio figlio ci sentiamo anche fuori dal lavoro e parliamo sempre di allenamenti. E’ un rapporto diverso. Ci sono stati confronti su questo. Mi trovo bene con i calciatori, con lo staff, con i massaggiatori. Abbiamo creato una bella famiglia e questo può darci dei vantaggi”.