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Ziliani: “Serie A col verme, torneo malato la Juve impunita e favorita anche dagli arbitri”

Per Ziliani il campionato è tecnicamente decaduto: Juventus impunita nonostante gli illeciti e fine del miracolo Napoli con Spalletti. Critiche anche a DAZN.

Secondo Paolo Ziliani il campionato di Serie A 2023-24 è ormai tecnicamente decaduto e malato, irriconoscibile rispetto a quello della passata stagione per tre precisi motivi.

Ziliani e il Caso Juventus

In primis l’impunità con cui la Juventus, nonostante gli illeciti commessi, si ritrova incredibilmente in lotta per lo scudetto, favorita anche dagli arbitri. Un club che in un contesto serio sarebbe stato retrocesso, e che invece è stato di fatto amnistiato dai vertici.

“Il campionato si sta svolgendo nel segno della più totale e smaccata irregolarità. Qualsiasi sportivo dotato di un minimo di senso etico e morale sa che la cancrena della Juventus, il club che avrebbe dovuto – nella migliore delle ipotesi – essere retrocesso per la quantità e l’enormità degli illeciti commessi e reiterati nel corso dei tredici anni della presidenza Agnelli, non solo non è stata eliminata, ma è stata “curata” e conservata.

Il club che ha truccato le carte per anni e anni e che in un Paese serio, in un movimento serio, avrebbe dovuto essere messo al bando e punito in modo esemplare è stato invece sostanzialmente amnistiato dal Palazzo con tanto di bolla papale del Sommo Pontefice Gravina che pronunciò la frase ormai passata alla storia: “La Juventus ha un brand straordinario che va salvaguardato”. 

Il Vuoto di Prestigio: Napoli Post Spalletti

Poi la fine del “miracolo Napoli” di Spalletti, che aveva illuminato la Serie A prima dell’addio traumatico del tecnico. Oggi senza gli azzurri da scudetto il torneo appare drammaticamente più povero.

“Il movimento italiano ha intanto perso la sua stella cometa. Completamente. Definitivamente. E senza alcuna speranza di ritrovarla luccicante e abbagliante quale apparse a tutti il Napoli di Spalletti un anno fa spuntando nel cielo del campionato fin dal pronti-via. Sotto la guida dell’allenatore toscano il Napoli sbocciò e divenne almeno fino a marzo, in modo del tutto inatteso e tuttavia maestoso, il faro del calcio italiano compiendo mirabilie, ma mirabilie vere, sia in patria (scudetto stravinto già a fine girone d’andata) che in Europa.

Il divorzio, imprevisto e traumatico, consumatosi a fine stagione tra il presidente De Laurentiis e l’allenatore ha invece comportato, di fatto, la fine del miracolo, visto che di miracolo sportivo si deve parlare ripensando al capolavoro compiuto da Spalletti assemblando Kim e Di Lorenzo, Lobotka e Zielinski, Kvaratskhelia e Osimhen, Raspadori e Simeone con tocchi da bacchetta magica assoluta.

Un anno fa il Napoli era il gigante Gulliver nel paese dei Lillipuziani; adesso il gigante non c’è più e sono rimasti solo i Lillipuziani. Con l’Inter che si candida a nuova stella cometa. Comunque sia, oggi senza quel Napoli siamo maledettamente più poveri. Ed è stato, inutile dirlo, un delitto”.

Ziliani: "Serie A col verme, torneo malato la Juve impunita e favorita anche dagli arbitri"

I Diritti TV: DAZN e la Juventus

Infine l’accordo con DAZN, che ha alzato i prezzi nonostante il pessimo servizio offerto finora, oltretutto essendo sponsor della Juventus. Un legame che condiziona la narrazione calcistica.

Mutilato del Napoli e con la cancrena Juventus non solo non debellata, ma nutrita e irrobustita, il corpo malato del calcio italiano ha subito infine un altro duro colpo con la decisione della Lega di vendersi per altri cinque anni a DAZN: la piattaforma che dall’estate del 2021 è diventata la principale partner dei club di Serie A prendendo il posto storicamente appartenuto a Sky. Tutti sanno quanto deficitario sia stato, in questi due anni e mezzo, il servizio offerto agli utenti da DAZN.

Ebbene, nonostante questo la piattaforma ha appena reso noto di avere ulteriormente alzato i prezzi degli abbonamenti infischiandosene di tutto: dell’indecoroso servizio offerto sin qui, della crisi che svuota i portafogli della gente, persino del pronunciamento della Corte UE di cancellare, a partire dal 2025, il geo-blocking, circostanza che permetterà a tutti, non solo in Italia, una volta a regime, di seguire la Serie A (e la Champions e ogni altra manifestazione calcistica europea) abbonandosi anche a piattaforme straniere e scegliendo il prezzo di servizio più conveniente.

Ciliegina sulla torta: DAZN, per chi ancora non lo sapesse, figura ufficialmente tra gli sponsor indovinate di chi? Ebbene sì, della Juventus. Fu lo stesso anche per Sky ed è inutile dire quali ripercussioni abbia questo fatto – questa stortura – sulla narrazione dell’evento calcistico in Itali

 

Ziliani: "Serie A col verme, torneo malato la Juve impunita e favorita anche dagli arbitri"

Serie A con il verme

Per Ziliani è una Serie A derelitta e malata, che protegge i “banditi” e non entusiasma più. Con la Juve impunita e senza il Napoli, è diventata una “baracconata” difficile da seguire con passione.

Già siamo il calcio che protegge, perdona e parteggia per i banditi: aggiungete al tutto questo il fatto che nel racconto fatto alla gente i banditi vengono fatti passare per “buoni”, e poi decidete se ha ancora senso perdere tempo e spendere soldi per seguire questa baracconata.

Liberi di farlo, naturalmente. Ma la Serie A è rimasta quella di sempre: il campionato col verme. E però, se vi va di entusiasmarvi seguendo stasera Monza-Inter, domani Milan-Roma e martedì – con comodo e a Madama ben riposata – Juventus-Sassuolo, buon campionato e buon divertimento a tutti.

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