Report racconta i rapporti degli ultrà e della ‘ndragheta sulla Juve. Il bagarinaggio, le pressioni della Juve sui media, il suicidio Bucci e il licenziamento di Marotta.
Report, racconta un nuovo capitolo dello scandalo che ha coinvolto i bianconeri, le attività di bagarinaggio. Criminali, pestaggi, riciclaggio, biglietti gonfiati, affari sporchi, finti ultras. In campo è sempre più forte, scrive il Fatto Quotidiano, fuori la Juventus rischia di apparire ancora succube volontaria della malavita.
Le mani degli ultrà e della ‘ndragheta sulla Juve
Stasera Report ritorna in onda con un servizio devastante per l’immagine aristocratica dei bianconeri: “le mani degli ultrà e della ‘ndragheta sulla Juve“. L’inchiesta di Sigfrido Ranucci, racconta l’indagine Alto Piemonte sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta a Torino, in cui la Juventus non è stata coinvolta (se non come testimone) e neppure considerata parte lesa.
Bagarinaggio
Per quattro anni e con almeno 1.500 biglietti a partita, secondo la ricostruzione della Procura Figc poi diventata sentenza, la Juve ha mantenuto l’ordine pubblico con un patto occulto con gli ultras, che consentiva il bagarinaggio, dal valore di oltre 5 milioni di euro. I dirigenti bianconeri hanno agito in combutta con gli ultras con l’assenso del presidente Andrea Agnelli.
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Le pressioni della Juve sui media
Agnelli & C. ignoravano il profilo mafioso di Dominello, un ragazzo squattrinato che girava in Jaguar e dava del tu al presidente bianconero. Il processo sportivo s’è celebrato con l’ostentato dissenso di Michele Uva, il direttore generale della Federcalcio, le pressioni della Juve sui media e un modesto spazio sui giornali.
Il suicidio Bucci
Ciccio Bucci, che volò dal viadotto Le ultime tracce del bagarinaggio autorizzato dal club risalgano al 2016. La Procura di Cuneo ha riaperto il fascicolo su Bucci.
Ciccio Bucci maneggiava troppi soldi, si pensa ai proventi del bagarinaggio, e li ripuliva – ha scoperto Report – con vincite taroccate del Lotto o di altri concorsi pubblici. Il metodo è semplice e l’ha sperimentato la ‘ndrangheta: il vincitore incassa denaro in contante, il riciclatore ottiene le ricevute e si fa pagare con un bonifico di una concessionaria dello Stato. Più sicuro di così? La morte di Bucci scuote la dirigenza della Juve.
Licenziamento di Marotta
Beppe Marotta, l’ormai ex amministratore delegato della Juventus ha un contatto con Dominello nell’ottobre del 2013: gli regala cinque biglietti per il Real e concede un provino (infruttuoso) al figlio di un amico, sempre affiliato alla ‘ndrangheta. Marotta non ha patito conseguenze di giustizia ordinaria e sportiva, non l’hanno mai indagato, però viene spinto davanti agli inquirenti della Federcalcio interessati al bagarinaggio proprio da Andrea Agnelli: “Domandate a Marotta”. In quel momento, Agnelli era in guerra col cugino John Elkann e dubitava della fedeltà di Marotta. Andrea ha sconfitto il nemico, ha superato quasi indenne i tribunali della Figc e, un mese fa, anche per questi motivi, ha licenziato Marotta.