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Premier League: no ai maxi recuperi, in Serie A si studia come ‘destabilizzare’ il campionato

La Football Association ha deciso che in Premier League non ci saranno i maxi recuperi, la Serie A vaglia la possibilità di attuarli.

Dall’Inghilterra hanno preso una posizione netta e precisa per quanto riguarda i maxi recuperi visti durante i Mondiali in Qatar. La Football Association in pochissimo tempo ha fatto sapere come stanno le cose, ovvero non prenderà in considerazione la possibilità di attuare questa modalità nel campionato in corso. Cosa bene diversa in Serie A dove si valutano i maxi recuperi, anzi si pensa che con ogni probabilità saranno attuati. Qualora dovesse accadere sarà fatto a campionato in corso, quindi di fatto la stagione è comincerà con delle direttive e terminerà con altre.

Maxi recupero: Seria A e Premier League

Ma non è nemmeno questo il problema più grave. Poiché per quanto riguarda il recupero da concedere, ci sono sicuramente dei fattori oggettivi, ma si lascia molto alla discrezionalità dell’arbitro. Dunque il direttore di gara avrà un peso ancora maggiore sul gioco del calcio, mentre il giudice della partita dovrebbe influenzare il meno possibile quanto accade sul rettangolo verde. Con l’introduzione die maxi recuperi in Serie A si potrà andare verso partite che finiranno dopo dieci, dodici, ma anche quindici o venti minuti di recupero. Ovviamente dovrà accadere qualcosa di importante per arrivare a tanto, ma si dice che a pensar male spesso si sta nel giusto.

Qui non si vuole credere alla malafede, altrimenti tanto vale non guardare proprio il calcio. Ma se in Inghilterra la Premier League ha detto no ai maxi recuperi a stagione in corso un motivo ci sarà. Ed uno dei fattori negativi è sicuramente la discrezionalità. Perché è vero che si gioca poco nel campionato italiano, non può essere questa la soluzione. Per fare le cose senza suscitare obiezioni si deve introdurre il tempo effettivo, valido per tutti  e senza alcune discrezionalità dell’uomo. Cosa che ovviamente dovrà accadere dalla prossima stagione.

Insomma il tempo effettivo azzererebbe qualsiasi polemica e sarebbe una scelta democratica. Mentre i minuti di recupero discrezionali andrebbe a creare ulteriori confusioni e polemiche, di cui attualmente non si sente l’esigenza. Visto che un arbitro può ancora non fischiare un rigore solare come quello di Tomori su Ikoné, nonostante ci sia il Var.

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