De Siervo spiega le sfide legate alla chiusura anticipata del mercato e commenta le preoccupazioni sul calo degli ascolti e la pirateria.
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha recentemente fatto visita al centro tecnico di Castel Volturno. Nell’intervista esclusiva a Il Mattino, De Siervo ha affrontato diversi temi di rilevanza per il calcio italiano, rivelando anche dettagli sul mercato estivo e sulla situazione attuale.
Il problema della pirateria e i danni economici
De Siervo ha discusso il fenomeno della pirateria televisiva, sottolineando come il termine “pezzotto” evochi nostalgie passate, ma che oggi sia associato a gravi problematiche legate al crimine organizzato.
“C’era una volta il vecchio ‘pezzotto’? Si, ha un senso di nostalgico questa parola, forse perché legato alla creatività di una volta. Ma ora non è così, dietro ai pirati c’è la camorra, la ‘ndrangheta, c’è il far west informativo che regna fuori dall’Italia, ci sono almeno 300 milioni di euro che ogni anno finiscono nella tasche del crimine organizzato e non delle società di calcio”.
De Siervo ha elogiato l’intervento del governo e ha auspicato ulteriori sforzi per identificare e sanzionare gli utenti finali della pirateria. “Il governo si è mosso e anche bene. C’è un filo di Arianna che collega l’hacker con il terminale del cliente: ora dobbiamo risalire all’utilizzatore finale e sanzionarlo. Le norme ci sono. Un vero tifoso non vede la partita piratata, perché poi fa un danno al suo club. Ma è questione culturale, non legata al prezzo degli abbonamenti”.
Ascolti e abbonamenti: la situazione attuale
Riguardo il calo degli ascolti nelle prime tre giornate di campionato, De Siervo ha tranquillizzato i tifosi, spiegando che i dati definitivi sono ancora incompleti. “Calo di ascolti? No, perché si calcola solo l’audience di Dazn e mancano ancora i dati di Sky, che si è assicurata tre gare. Poi c’è il fenomeno di chi si abbona in ritardo, dopo essersi disabbonato prima dell’estate. Ma non siamo preoccupati”.
Poi ancora: “Il numero di gare è esagerato. Ma non è colpa nostra: le partite che organizziamo come Lega sono sempre le stesse. Da anni. Abbiamo in corso una battaglia legale con la Fifa per il Mondiale per club. Ma anche con la Uefa è in corso una discussione: in pochi anni il numero delle partite della nuova Champions e delle nazionali è cresciuto in maniera vertiginosa”.
“Se la nuova formula della Champions danneggia la Serie A? Certo e mi preoccupa perché è evidente che questo format toglie valore alle competizioni nazionali. Prima le gare delle coppe europee si svolgevano in autunno e poi in primavera, ora ci sono otto mesi di partite. Ininterrottamente. Sono prodotti sostituibili, magari chi compra da un broadcaster non compra da un altro. E davvero rischiano tutti i campionati nazionali, non solo la nostra Serie A”.
“Troppo poco Sud? Sì, ne vorremmo di più, proprio per esaltare il racconto di un Meridione che vince, che sa costruire e che si sappia mettere in luce. C’è il Napoli che è una delle big ma anche il Lecce che con la competenza ha mostrato di essere in grado di essere competitivo”.
De Laurentiis, Conte e il mercato
Il dirigente ha elogiato Aurelio De Laurentiis, che recentemente ha festeggiato 20 anni alla guida del Napoli. “È fantasmagorico. Ha cultura sul prodotto audiovisivo, esperienza nel cinema e nello sport business, tutte le volte che interagisce e provoca le sue idee vengono prese in considerazione perché ha visione globale e internazionale. Ha il suo stile nel rappresentarle, ma questo riguarda il carattere”.
Uno dei temi più attesi era il mercato estivo e la questione di Antonio Conte: “Come è stato rivedere Castel Volturno? Mi piace girare per i centri sportivi. Mi piace l’entusiasmo che Antonio Conte ha riportato in questa piazza straordinaria. Conte è un grande campione, il calcio non lo fanno soltanto i giocatori in campo ma anche gli allenatori, che hanno la capacità di narrazione con il loro stile. Ha vinto ovunque, ha quella tenacia che è capace di stregare tutti”.
De Siervo ha confermato che, nonostante il desiderio di chiudere le trattative di mercato in anticipo, il piano non è stato possibile quest’anno. “Avevamo raggiunto un accordo con le leghe inglesi, francesi e tedesche per anticipare la chiusura del mercato. Tuttavia, Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, è stato contrario. Proveremo a discutere nuovamente con lui per riallineare le posizioni,” ha concluso De Siervo.