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“Bilancio Juventus da brividi, quanti debiti per Agnelli”

La Juventus di Andrea Agnelli fa i conti con un bilancio disastroso, il focus sui conti bianconeri viene fatto da Gazzetta dello Sport.

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Trema il bilancio della Juventus, piagata da un pesante buco finanziario che si trascina dietro oramai da anni. La società ha già provveduto a diverse ricapitalizzazioni, ma a causa della forte esposizione finanziaria il club non riesce a contenere le perdite. Ecco quanto scrive Gazzetta dello Sport.

Dopo il -40 milioni del 2018-19, l’esercizio al 30 giugno 2020 potrebbe chiudersi con una perdita molto consistente: i nostri calcoli ipotizzano almeno 70 milioni – si legge -. Sul fronte delle entrate 2019—20, stimato un ammanco di una cinquantina di milioni con una mazzata sui ricavi da stadio (-30 milioni) e danni su merchandising e attività collaterali (tour, museo) a causa del coronavirus, compensati dall’incremento delle sponsorizzazioni e del calciomercato. Sul fronte dei costi, l’accordo con la squadra ha fatto risparmiare 90 milioni, ma il monte stipendi è cresciuto di circa 65 milioni rispetto al 2018-19.

Bilancio Juventus: pesa il coronavirus

Dopo l’eliminazione con il Lione, costata la panchina a Maurizio Sarri, anche il titolo bianconero è crollato in borsa. Di certo non un ottimo segnale per la famiglia Agnelli che ha poi consegnato la squadra ad Andrea Pirlo. Grandissimo giocatore che però non ha mai allenato una squadra nella sua carriera. Da più parti si parla di tanti punti interrogativi sulla Juventus piagata anche da un bilancio tutt’altro che lusinghiero, su cui grava anche il problema coronavirus.

Una brusca frenata per tutto il sistema calcio ma a maggior ragione per la Juventus, abituata a viaggiare con un Cagr (tasso medio annuo di crescita dei ricavi) del 13,7% nell’ultimo decennio – si legge ancora -. Nell’era Andrea Agnelli i bianconeri, anche per rincorrere club che fatturavano il doppio, hanno azionato la leva degli investimenti con conseguente appesantimento dei costi sfruttando il trading dei calciatori e immaginando una continua crescita del volume d’affari. Il coronavirus ha scompaginato lo spartito. A ciò si aggiungano i mancati risparmi dai giocatori in esubero non ceduti e l’uscita prematura dalla Champions: è vero che il budget prevede sempre, in maniera prudenziale, il solo raggiungimento degli ottavi, ma l’eliminazione contro il Lione ha negato risorse ed esposizione del marchio.

Il problema del bilancio non è solo della Juventus, ma anche di altre squadre di Serie A ed in generale d’Europa che pure hanno dovuto fare fronte ad una perdita a causa dei mancati incassi del botteghino. Per risolvere il problema i bianconeri stanno pensando, o meglio sperando, di vendere Cristiano Ronaldo offrendolo a destra ed a manca. Se non ci dovessero riuscire allora sarebbero costretti a sacrificare il ben più giovane ed Mvp dell’ultima Serie A, Paulo Dybala. Qualche buona notizia per il bilancio dei bianconeri potrebbe arrivare dalle plusvalenze, una delle ultime è stata quella di Muratore andato all’Atalanta. In questo contesto così complicato pare viaggiare a gonfie vele il Napoli di De Laurentiis con i suoi 29,1 milioni di utile nell’anno 2018/19 ed un totale di gestione pari a 115,7 milioni di euro.

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