Il CT della Nazionale Luciano Spalletti commenta le responsabilità in campo e quanto accaduto nel match tra Italia e Belgio.
Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale Italiana, ha affrontato la stampa dopo il pareggio 2-2 contro il Belgio, analizzando tra le varie cose anche il cartellino rosso mostrato a Lorenzo Pellegrini. Durante la conferenza, Spalletti ha spiegato che l’espulsione è stata il risultato di una serie di errori nella gestione del gioco.
“Il rosso a Pellegrini? È stata una situazione complessa. Abbiamo perso un paio di palloni cruciali durante la costruzione del gioco. Quando gli avversari giocano uomo contro uomo, aumenta il rischio di perderla. A Bastoni ho urlato di cercare Retegui, lo avevo visto in posizione favorevole. Tuttavia, dalla panchina la visione è diversa; Bastoni ha una prospettiva più limitata e non ha colto le distanze con Pellegrini”, ha dichiarato Spalletti.
Il tecnico ha poi aggiunto che l’espulsione è stata una conseguenza della frustrazione di Pellegrini, che, avendo tentato il tutto per tutto, ha commesso un fallo evitabile. “Quando vai con i tacchetti sulla gamba, è difficile negare la colpa. È un gesto d’istinto, dovuto alla frustrazione di sentirsi anticipato”, ha spiegato Spalletti.
Infine, Spalletti ha messo in evidenza come l’errore abbia avuto un impatto immediato sulla partita, con il Belgio che ha subito segnato su punizione dopo l’espulsione. “Quella palla era gestibile, eppure abbiamo pagato a caro prezzo gli errori commessi. Purtroppo, il calcio è così: talvolta si deve fare i conti con le conseguenze delle nostre azioni”, ha concluso.