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Giudice: “Indice liquidità: tre club al limite, Lazio rischia molto. Juve era già fuori poi…”

L'economista perla ai microfoni di Radio Punto Nuovo

L’indice di liquidità si abbatte sul calcio italiano, la Figc vuole procedere con questa norma magari alzando l’indice a 0.7, un fattore che metterebbe a rischio tantissime società. Anche con un indice di liquidità a 0.6 ci sono tanti club che rischiano l’iscrizione. Ecco quanto dice l’economica Alessandro Giudice: “La Juve ha avuto una perdita dei circa 10 milioni di euro per il mancato passaggio ai quarti di Champions. Rappresentano un danno economico ma non li avrebbe incassati quest’anno. Per quanto riguarda l’indice di liquidità, ci sono alcuni problemi per diversi club in Serie A. Più alto è l’indice più è sana la situazione dell’azienda. Nel mondo normale 0,60 non è un indicatore di sanità, diciamo che è l’ossigeno nel boccaglio che consente di respirare non so come. Vuol dire che se ho 100 milioni di impegni da qui a un anno me ne entrano in cassa 60“.

Poi aggiunge: “Mi sembra giusto che chi non ha indice di liquidità sufficiente non si iscriva al campionato. Ci sono le due genovesi e la Lazio che hanno questo problema. La Lazio rischia di non iscriversi al campionato. Ma si corregge in poco questa cosa. La Juventus era fuori ad agosto, Exor ha fatto un anticipo dell’aumento di capitale altrimenti i bianconeri sarebbero stati a 0,57. La Lazio dovrà fare un bonifico per riuscirci. Nessun dramma, basta metterci il capitale. Non penso la Juve si potrà permettere un mercato importante. Poi la gente fa cose che non si può permettere. I bianconeri dovrebbero ridurre di tanto il monte ingaggi. Vendere de Ligt sarebbe una buona soluzione, ha mercato e da lì ci si può aspettare una plusvalenza considerevole. Onestamente da un calciatore pagato 80 milioni mi aspetto trascini la squadra”.