Il Genoa rimonta: finisce 1-1 allo Stadium. I bianconeri si bloccano,colpevoli di superficialità e presunzione. Il Napoli sale a -4.
Superficialità e «presunzione» nell’1-1 di Bessa: i padroni di casa mancano la nona vittoria di fila in Serie A. Bessa è stato miracoloso e il Genoa miracolato: i rossoblù stoppano i bianconeri, al primo pareggio stagionale, nonostante una gara sofferta. Il Grifone conquista un punto d’oro.
Il Genoa riapre la lotta allo scudetto
Come una molla, Napoli e Juventus tornano ad avvicinarsi dopo che i bianconeri avevano preso le distanze appena prima della sosta per le nazionali. La Juve stecca la nona di campionato con una prestazione mediocre. Come riporta l’ edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la Juve si è resa protagonista di un primo tempo da Signora dominatrice e ripresa da miss presuntuosa, convinta di vincere per “diritto divino”. All’ intervallo non avremmo scommesso dieci euro sul Grifone, protagonista di 45 minuti con la coda giù. Il Genoa, primo club italiano per nascita, diventa la prima squadra a fermare la Juve di Cristiano Ronaldo, sempre vincente tra Serie A e Champions, e rende un grande servizio al campionato. Il Napoli accorcia a meno quattro dalla capolista, lo scudetto non è ancora assegnato.
Il gol di CR7
Il gol del vantaggio juventino non rende neppure giustizia alla predominanza bianconera della prima fase, perché è stato un gol casuale su un tiro sporco di Cancelo e di un’uscita bassa malriuscita di Radu. Cristiano Ronaldo, che poco prima di testa aveva colpito il palo, ha così segnato la più facile delle reti, un appoggio a due passi dalla porta.
L’ impresa allo Stadium
Il Genoa del primo tempo ha tenuto un atteggiamento remissivo: linea difensiva a tre tendente al cinque, schiacciata verso il basso e con un palleggio nella propria metà campo. La squadra, in casa della Juventus, ha optato per una gara difensiva. Kouamé e Piatek finivano spiaccicati sul muro juventino, senza vie di uscita. Bastava un contrasto vinto da Matuidi per innescare il contropiede della Signora. Tutta un’altra storia nel secondo tempo. Dagli spogliatoi è riemersa una Juventus con la testa altrove, forse alla Champions, e il Genoa ha approfittato. Il pressing del Genoa ottiene un risultato importante al 67′: Kouamè recupera un pallone con coraggio, crossa e Bessa insacca di testa. 1-1. La Juventus prova a reagire, ma accusa il colpo: Pjanic apre su Ronaldo, che non ci arriva. Poi è assalto: Bentancur, Pjanic e Dybala sono pericolosissimi per Radu, ma non realizzano. Gli innesti di Dybala, Douglas e Bernardeschi non sono serviti, la Juve è sprofondata sulla propria presunzione. La corsa scudetto è ancora viva.