Ronaldo testimonial Yamamay prima di Juve Napoli. CR7 icona del made in Naples. La pubblicità che divide i tifosi sui social.
- Ronaldo Icona di Yamamay alla vigilia della sfida allo Stadium
- Yamamay è già stata al centro di una pubblicità finita al centro di una ridda di polemiche quando decise di fotografare modelle in biancheria al teatro San Carlo. Una scelta assolutamente inedita.
- Polemiche anche sullo spot con Isabella Ferrari con ombelico photoshoppato.
- 30 milioni di euro: l’ingaggio annuale che percepisce Cr7 dalla Juventus.
- 330 milioni di follower che Ronaldo ha tra Instagram e Twitter.
- 5 I palloni d’oro vinti da Ronaldo nelle stagioni 2008, 2013, 2014, 2016, 2017.
RONALDO TESTIMONIAL YAMAMAY
Cristiano Ronaldo testimonial Yamamay. Da ieri a Gallarate, sulla facciata del palazzo che è il quartier generale di Yamamay, scrive il Corriere del Mezzogiorno, campeggia l’immagine del calciatore in mutande. Rigorosamente in bianco e nero. Muscoli guizzanti, scriminatura laterale, mani sui fianchi: l’immagine dell’attaccante di punta della Juventus è decisamente forte.
CR7 ICONA DEL MADE IN NAPLES?
CR7 sarà testimonial della linea di intimo maschile Yamamay, holding che fa riferimento alle famiglie partenopee Cimmino e Carlino alla quale fanno capo i brand Yamamay, Carpisa e Jaked. L’annuncio ufficiale sarà dato oggi, a poche ore dall’incontro Juventus Napoli.
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LA PUBBLICITÀ’ DIVIDE I TIFOSI SUI SOCIAL
Per ora niente commenti, nessuna fuga in avanti rispetto all’ufficializzazione della pubblicità di Ronaldo per Yamamay da parte dei soci dell’azienda di moda. Se si fa eccezione per la battuta di Lello Carlino su Facebook, poi rimosso: «Gli affari sono affari, ma sempre e solo Forza Napoli».
Si annunciano vivaci reazioni in salsa napoletana dei tifosi sui social per la scelta di un testimonial così «bianconero». Qualche ironico «assaggio» c’è già stato: «lo avete messo in mutande» commenta qualcuno che ha già sbirciato le foto, mentre altri pensano al cachet che Cr7 ha richiesto per la campagna. «Gli affari si fanno sempre in due» replica Lello Carlino.
Ma anche le polemiche hanno buon gioco sul fronte della comunicazione. E un testimonial così «rumoroso» è destinato ad andare in gol, commercialmente parlando. Sul campo, poi, è altra storia.