Rassegna Stampa

GAZZETTA – Ancelotti: il silenzio dopo il match per evitare polemiche

GAZZETTA – Ancelotti: il silenzio dopo il match per evitare polemiche. Il tecnico non ha parlato dopo la gara col Genoa e ha mandato il figlio a Dazn

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GAZZETTA – Ancelotti: il silenzio dopo il match per evitare polemiche. Il tecnico non ha parlato dopo la gara col Genoa probabilmente per due motivi fondamentali.

Il silenzio di Carlo

Ancelotti: il silenzio dopo il match per evitare polemiche. Due sarebbero i motivi dietro la scelta del tecnico. Dopo la gara vinta contro il GenoaCarlo Ancelotti si è trincerato dietro il silenzio, la Gazzetta dello Sport prova ad individuare i motivi di tale scelta. “Anche mio padre ha bisogno di un po’ di turnover”, ha detto il figlio dell’allenatore del Napoli, giustificandone l’assenza e preparandosi alle domande dei cronisti. La tensione accumulata nel corso della partita e la contrarietà subita quando l’arbitro ha fatto riprendere la gara, dopo l’interruzione per il nubifragio (sarebbe stato favorevole alla sospensione), gli avranno consigliato di tacere per evitare la polemica.

Uomo di fiducia: Ancelotti jr

Dunque, ad analizzare la vittoria degli azzurri e i tre punti pesanti ha mandato, così, suo figlio che è anche il suo secondo. Un ruolo che Davide ricopre dal 2016, quando è entrato per la prima volta nello staff tecnico del papà appena ingaggiato dal Bayern. E’ in Germania che il giovane erede di Carlo consegue il patentino di allenatore intermedio dopo aver lavorato nel settore giovanile del Psg (2012-13) come preparatore atletico. E’ scontato dire che, oggi, Davide è l’uomo di fiducia di papà Carlo. La domenica siede al suo fianco in panchina, tra i due c’è sempre uno scambio di pareri sull’andamento della gara e sulle eventuali modifiche da apportare alla formazione. E’ lui che prende appunti, che segnala qualche errore da correggere in corsa.

Davide ex calciatore

A 29 anni il ragazzo ricopre già un ruolo importante e insieme allo staff tecnico sta lavorando al nuovo progetto avviato da Aurelio De Laurentiis, ma Davide ha provato anche la carriera del calciatore. Ha frequentato le giovanili del Milan e ha giocato con la Primavera rossonera. A causa della troppa diversità tra pensiero e azione, il giovane ha preferito dedicarsi allo studio e a completare il corso di laurea. In attesa del grande passo, adesso si gode la fiducia di papà Carlo.

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