Fedele: “Ancelotti non conosce le tabelline!” Su Milik: “E’ grande solo contro le piccole squadre, mentre è piccolo contro le big. In attacco serve altro!”
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Enrico Fedele, procuratore dei fratelli Cannavaro, ha espresso alcune considerazioni sulla situazione in cui si trova il club azzurro all’indomani dell’uscita dall’Europa League e sulla vicenda di Insigne.
Sul Napoli
Enrico Fedele ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Marte Sport Live, trasmissione di approfondimento sui temi caldi in casa partenopea, in onda sulle frequenze di Radio Marte. Il noto opinionista si è soffermato sulla squadra e sul tecnico: “Ancelotti è come quel professore universitario che sa fare i logaritmi ma non sa insegnare le tabelline, perché non le conosce. L’errore è frutto di un peccato originale: cambiare modulo e spostare di ruolo determinati giocatori”. Fedele ha poi aggiunto: “Con Sarri i giocatori del Napoli avevano imparato la poesia a memoria facendo sempre lo stesso calcio, trito e ritrito. Il problema è che, come si dice in dialetto, ‘se lo sono creduto’. Perché Insigne è uscito per Younes? Era una sostituzione già preventivata”.
Sul polacco
Enrico Fedele, poi passa a criticare Arek Milik: “E’ grande solo contro le piccole squadre, mentre è piccolo contro le big, in attacco serve altro, ci vuole molta personalità. Il Napoli è secondo, soprattutto per demeriti delle altre compagini del campionato che non hanno fatto bene”. Poi conclude: “Ancelotti dice che dobbiamo ringraziarlo perché il Napoli è approdato ai quarti d’Europa League, ma lui ha vinto una sola partita contro il Liverpool ed un’altra contro la Cenerentola del girone in Champions, mi viene da ridere”.