Le Interviste

De Laurentiis: “Razzisti via dagli stadi a vita. Abbiamo bisogno di leggi inglesi”

La denuncia del presidente del Napoli in un convegno sull'antisemitismo

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è soffermato sul problema del razzismo in un convegno sull’antisemitismo nello sport.

Il razzismo nel mondo del calcio rimane ancora un tasto ‘dolente’ che invece di sparire, resta ancorato quasi nell’attualità del mondo sportivo facendo da cornice, in maniera vergognosa, alla maggior parte delle partite a cui assistiamo. Basta ricordare le offese ricevute da Vinicius nella trasferta del Real Madrid a Valencia oppure i buu a Lukaku durante Juventus-Inter di Coppa Italia, ma non solo. Gli ultimi episodi sono avvenuti nel corso di due amichevoli: nella prima, Nuova Zelanda-Qatar, Michael Boxall è stato maltrattato razzialmente durante il primo tempo da un giocatore qatariota, mentre nella seconda, andata in scena tra le nazionali Under 21 dell’Irlanda e U22 del Kuwait, sono stati gli irlandesi a denunciare insulti razzisti contro un componente della propria squadra. A denunciare questo ‘schifo’ nel vero senso della parola è stato anche Aurelio De Laurentiis.

Razzismo nel calcio, la voce ‘grossa’ di Aurelio De Laurentiis

Contro il razzismo è forte le voce di Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, protagonista in un convegno dal titolo “L’antisemitismo nello sport”. Il patron del Napoli – come si apprende dal Corriere dello Sport – ha dichiarato sull’argomento: “Noi credevamo che dopo ottant’anni non esistesse più, invece ci sbagliavamo. Noi abbiamo un problema educazionale, siamo i primi responsabili di quello che avviene sul web perché concediamo ai nostri figli o nipoti di essere interconnessi perennemente con i loro smartphone e sul web non c’è controllo”.

“L’antisemitismo – ha aggiunto De Laurentiis – fa scopa con razzismo e ci sono esempi negli stadi con le cosiddette zone franche dove esiste soltanto la legge del tifoso. Ma quello non è un tifoso, quella è una risposta irresponsabile, ineducata a chi non ha saputo governare questo sistema calcio. Le istituzioni dovrebbero semplicemente allontanare i responsabili a vita dagli stadi“.

Io sono un sostenitore da sempre della legge inglese dove gli stadi sono sacri. Se ti alzi in piedi per tre volte di seguito vieni allontanato, ci sono addirittura le celle negli stadi mentre in tutto il resto d’Europa c’è il caos”.

Il presidente del Napoli si è poi reso protagonista di un siparietto con il coordinatore dell’evento, Giuseppe Pecoraro: 

“Il mio auspicio è che si possa risolvere il problema”. De Laurentiis lo ha subito interrotto: “Pensavo che l’auspicio fosse un altro scudetto del Napoli” e Pecoraro ha aggiunto in chiusura: “Quello te lo dico in privato…”.