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Coronavirus, Tocilizumab: Sei pazienti guariti a Siracusa e altri otto rispondono bene. Milano lo sa?

Sei pazienti guariti a Siracusa e altri otto rispondono bene con il farmaco contro il coronavirus, Tocilizumab del professor Ascierto.

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Coronavirus, il Tocilizumab è più di una speranza.A Siracusa otto pazienti guariti e altri otto rispondono bene. A questi vanno aggiunti i 30 pazienti di Padova e i sei estubati ieri a Caserta. Senz acontare tutti quelli salvati direttamente dal professor Ascierto e dal suo Staff.

Secondo quanto riporta il portale Sircasusa news:

Sei pazienti sono stati dimessi dal reparto Malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa perché guariti clinicamente dal covid – 19, 2 guariti anche sierologicamente. 

Trattati con Tocilizumab il farmaco per l’artrite reumatoide secondo il protocollo disposto dall’Assessorato regionale della Salute, ed hanno fatto rientro a casa.

La notizia è stata data dal direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra con la partecipazione interattiva di 14 testate giornalistiche accreditate“.

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Quindi dal sud come al Nord il farmaco del professor Ascierto continua a dare ottimi risultati.

Da Milano, il professor Galli continua a considerarlo un farmaco compassionevole.
Secondo il quotidiano Juorno: “il direttore dell’unità operativa di malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, reputa il Tocilizumab “un farmaco compassionevole”. Come sa il professor Galli, continua il quotidiano, secondo quanto rivelato e testato scientificamente da Paolo Antonio Ascierto, medico oncologo e ricercatore napoletano, ha degli effetti eccellenti nella cura delle devastanti polmoniti indotte dal covid 19.

Questo farmaco, il Tocilizumab, secondo quanto testato dal professor Ascierto, ha salvato più di un paziente arrivato in terapia intensiva dell’ospedale Cotugno in condizioni disperate. Per la sperimentazione di questo farmaco ora c’è un protocollo dell’Aifa dal titolo

Multicenter study on the efficacy and tolerability of tocilizumab in the treatment of patients with COVID-19 pneumonia” registrato a nome dell’Istituto Nazionale Tumori, IRCCS, Fondazione G. Pascale di Napoli”.

Insomma, ai lombardi non piace il primato dei medici napoletani. Non ce la fanno a reggere: è più forte di loro! C’è un protocollo tra Aifa e il Pascale di Napoli. E non ci sono i lombardi. Una ‘tragedia’…

L’importante è che chiunque lo sperimenti e lo testi poi lo metta a disposizione della comunità scientifica e dunque dei pazienti che potranno essere curati. Tanto, che il farmaco Tocilizumab sia napoletano o milanese, chissènefotte se salva vite umane a Milano, a Napoli, a Madrid, a Nairobi o dovunque nel mondo”.

Ma il prof Galli ce la farà? Dalle sue parti che debbono fare per ‘digerire’ la vittoria dei napoletani? “Un po’ di Malox fa passare tutto. È un farmaco efficace. Già testato”.

Ah, non dimentichiamo che l’esimio prof. Galli è quello che a febbraio scorso sosteneva: “la diffusione a livello internazionale di questo virus è bassa – La malattia da noi difficilmente potrà diffondersi – Un virus che si può contenere facilmente “.

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