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Sven Goran Eriksson è morto: addio al gentiluomo del calcio

Sven Goran Eriksson, storico allenatore svedese,si è spento a 76 anni. Dalla Lazio alla Nazionale inglese, una carriera leggendaria. Il suo ultimo messaggio: “Grazie di tutto, sorridete”

 

Il mondo del calcio piange Sven Goran Eriksson. Lo storico allenatore svedese si è spento questa mattina all’età di 76 anni, circondato dall’affetto dei suoi cari.

Eriksson aveva recentemente rivelato la sua battaglia contro un cancro terminale al pancreas. Il suo ultimo messaggio pubblico, commovente e dignitoso come sempre:

“Grazie di tutto, è stato fantastico. Prendetevi cura della vita e sorridete”

La carriera di Eriksson è stata leggendaria. In Italia ha lasciato un segno indelebile, soprattutto sulla panchina della Lazio, con cui vinse lo storico scudetto del 2000. Ma il suo palmares è ricco di trofei: dalla Coppa UEFA col Göteborg ai campionati col Benfica, fino alla guida della nazionale inglese.

Gentiluomo, colto, poliglotta: Eriksson è stato un esempio di come si possa passare da calciatore modesto a tecnico eccellente. La sua capacità di creare legami profondi con i giocatori lo ha reso unico.

Nei suoi ultimi mesi, Eriksson ha ricevuto l’abbraccio dei club che hanno segnato la sua carriera. Indimenticabile l’omaggio del Liverpool, che ha esaudito il suo sogno di allenare i Reds per una partita.

Il calcio perde un maestro, un gentiluomo, un esempio. Ma il sorriso di Sven Goran Eriksson continuerà a illuminare il ricordo di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.

Sven Goran Eriksson è morto: addio al gentiluomo del calcio

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