Calcio Napoli

Mauro attacca Kvara: “Troppo polemico e si butta”. Ma i fatti dicono altro

Massimo Mauro critica Kvaratskhelia a Pressing: “Troppo polemico e si butta”. Napolipiu.com risponde: “La realtà è diversa, Kvara vittima di falli sistematici”

 

Massimo Mauro ha acceso la polemica su Kvaratskhelia durante la trasmissione Pressing. L’ex calciatore di Napoli e Juventus ha dichiarato:

“Kvaratskhelia se sta bene può giocare dove vuole perché ha visione. Avete visto la palla che ha messo a Di Lorenzo? Lui non ha limiti tecnici e può giocare dove vuole. Però deve stare bene fisicamente e deve diventare anche leader comportamentale di questa squadra. Per me deve essere meno polemico con l’arbitro e deve buttarsi di meno così può diventare il leader del Napoli in mezzo al campo.”

Mauro parte con elogi per poi virare su critiche che non trovano riscontro nella realtà.

Noi di Napolipiu.com non possiamo lasciare passare queste dichiarazioni di Mauro senza una risposta basata sui fatti.

Mauro parla di un Kvaratskhelia “polemico” e che “si butta troppo”, ma la realtà in campo racconta una storia ben diversa. Il trattamento riservato al georgiano dagli avversari è preoccupante e sistematico. Ricordiamo il pugno di Gatti, rimasto impunito, e le ripetute entrate killer di Vlahovic, entrambi della Juventus, ex squadra di Mauro.

Dalla scorsa stagione, abbiamo documentato numerosi episodi di falli non fischiati su Kvaratskhelia. Il giocatore, lungi dall’essere polemico, spesso si rialza e continua a giocare senza protestare. Le sue rare proteste sono quasi sempre giustificate da interventi duri non sanzionati.

Affermare in diretta nazionale che Kvara “si butta” non solo è falso, ma rischia di condizionare negativamente gli arbitraggi futuri. È un disservizio al calcio e a uno dei talenti più cristallini della Serie A.

Ci chiediamo perché personaggi come Mauro non puntino il dito su comportamenti antisportivi evidenti, preferendo invece attaccare una delle poche stelle del nostro campionato. Il calcio italiano ha bisogno di proteggere i suoi talenti, non di denigrarli con accuse infondate.