Le Interviste

Oma Akatugba: “Osimhen mi ha rivelato una cosa. Vi spiego tutto”

Oma Akatugba giornalista e amico di Victor Osimhen ha parlato del bomber del Napoli rivelando anche un retroscena.

 

Oma Akatugba giornalista di omasports.com e amico intimo dell’attaccante del Napoli Victor Osimhen, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Tutti al Var” su Sportitalia:
Osimhen è concentrato soltanto sul Napoli. A Victor interessa la squadra, più che le ambizioni personali. Sorteggi? Forse avrebbe preferito il City“.

Come ha vissuto Osimhen il risultato di questi sorteggi?

“Mi ha detto una cosa importante, mi ha confessato che avrebbe voluto giocare contro il City di Haaland, sarebbe stata anche la sfida tra i due attaccanti. Anche se a Victor non piace essere paragonato ad altri calciatori”.

Sarebbe stato un anticipo di derby per lui? Si parla di Manchester United nella prossima stagione…

Osimhen non parla di trasferimento. Al momento è concentrato soltanto sul Napoli, ed a dare il massimo per vincere il campionato ed arrivare in finale di Champions”.

Quanti gol può realizzare Victor in questa stagione?

Credo che possa giungere a siglare 35 reti. D’altronde è già a quota 25. Tuttavia, più che la classifica marcatori, per Victor a contare è soprattutto la squadra, ed i risultati che essa può raggiungere, come lo Scudetto. È un traguardo che significherebbe molto anche per la città, ed i suoi tifosi. Per lui non esiste la gloria personale ma solo quella del gruppo”.

Perché allora quando viene sostituito si arrabbia?

Non è arrabbiato nei confronti di Spalletti o della squadra. Ciò che interessa al calciatore è giocare, e magari puntare a siglare più gol possibili. Quando ne fa due vorrebbe farne tre, se segna una tripletta vorrebbe farne quattro. Nella gara di Champions ha forse influito anche il pokerissimo di Haaland il giorno prima, magari sentiva di poterlo eguagliare”.

Victor, in virtù dei prossimi impegni, si attende anche di poter partire dalla panchina?

Victor ha giocato anche quando non era al top. Nonostante ciò, Spalletti ha sempre preferito schierarlo dal primo, pur concedendogli gli ultimi trenta minuti di riposo. Il mister sostiene che in sessanta minuti non si stanca, dunque è come se riposasse. Se partisse dalla panchina, di certo si arrabbierebbe, come tutti i calciatori”.

Sugli scontri tra ultras del mercoledì di Champions: cosa avrebbe pensato se fossero stati i tifosi napoletani a giungere in Germania, ed a mettere a ferro e fuoco una città?

“Sarebbero stati tutti arrestati senza ombra di dubbio, ed in Germania tutti avrebbero condannato una simile condotta. Sono scioccato. È incredibile quanto accaduto”.