L’indipendent visitate Napoli è affascinante. L’autorevole quotidiano interviene con un lungo, approfondito servizio dal titolo eloquente: «Non lasciate che gli incendi sul Vesuvio vi facciano rinunciare a Napoli».
di Luca Marconi CdM
L’indipendent visitate Napoli è affascinante
Dopo il «colpo di “Sun”», la classifica che incoronava Napoli tra le città più criminali del mondo, lista «completamente campata in aria» – sono le parole dell’ambasciata italiana a Londra che ha bollato lo scoop come fake-news, pure rilanciata dai media mainstream – ecco il più autorevole Independent intervenire con un lungo, approfondito servizio dal titolo eloquente: «Non lasciate che gli incendi sul Vesuvio vi facciano rinunciare a Napoli».
Non lasciate che gli incendi sul Vesuvio vi facciano rinunciare a Napoli
L’articolo parla del medesimo «Vulcano della Camorra» di El Pais, ma in tutt’altri termini. «Le immagini del Vesuvio in fiamme hanno riportato in auge tutte le connotazioni negative che Napoli ha dovuto sopportare a lungo, ma non lasciatevi scoraggiare» è il sommario del report dell’inviata Livia Hengel, che sonda la città dal vulcano a Porta Capuana.
Napoli ha arte, cultura, cibo e fascino conosciuti nel mondo
Hengel invita gli inglesi al Grand Tour convinta anzi che questo, per la città, sia «il momento migliore», fermo restando che «Napoli ha arte, cultura, cibo e fascino conosciuti nel mondo» quindi «ci sono più motivi per ritornare che per starne lontani».
Insomma un atto d’amore dell’antica testata britannica oggi soltanto online pur di non rinunciare ad un’informazione di alto profilo.
Napoli è diventata più attraente
Scrive Hengel: «Napoli è stata per troppo tempo dipinta dal resto d’Italia come all’estero come una terra senza legge, da evitare. Solo il nome evocava borseggiatori, rifiuti e omicidi di mafia».
Eppure negli ultimi anni complici de Magistris o Elena Ferrante «è diventata più attraente».
I napoletani, aggiunge più avanti, hanno «una complessa relazione col Vesuvio, simbolo a un tempo minaccioso e richiamo alle difficoltà e alle rinascite che la città ha affrontato nei secoli. ».
Napoli è resiliente
Ciò non di meno «ora passeggiate sul lungomare e avrete una vista privilegiata sul vulcano non più coperto di fumo… Napoli sta muovendo una rinascita culturale, l’energia è palpabile».
Hengel cita l’America’s Cup, Giro d’Italia, Coppa Davis e il bando Unesco da 100 milioni «per modernizzare il centro storico»; e se «coesistere con la camorra è una sciagura per i napoletani e il Vesuvio è memento costante della prossimità della città al disastro, Napoli è resiliente» e piena di «fascino».
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