Kvaratskhelia è il nuovo George Best per il radiocronista Francesco Repice che conferma quanto sia innamorato di lui
Kvaratskhelia viene accostato da Francesco Repice a George Best. Ai microfoni di Radio Marte, il radiocronista RAI spiega il motivo: “Perché ho detto che Khvicha Kvaratskhelia è il nuovo George Best? Ha un carisma particolare. L’accostamento è stato fatto perché ho avuto quella sensazione ed adoro i grandi campioni: mi commuovono. Kvara ha quel qualcosa che difficilmente trovi in altri. Ha quel modo dinoccolato, quasi sconsolato, di vivere la partite. Quando lo vedi uscire dallo stadio con i pantaloncini, con dei capelli difficili da domare, col cellulare in mano, ti emoziona. Ho studiato tanto il pallone, perché di pallone stiamo parlando, ed ho visto tante cose, ma quando in un’azione in solitaria fai tre ripartenze in quel modo, poi sterzi ed hai la lucidità di servire il compagno libero con un pallone da contagiri, capisci che si tratta di qualcosa di diverso”.
Repice ha poi proseguito: “Il georgiano ha le marce in più: mette la prima, la seconda, la terza e, a quel punto, nessuno riesce a stargli dietro. Le cambia come nulla fosse. Quel povero di Sanchez, l’altra sera, quando ha provato a marcarlo, è stato massacrato. Kvaratskhelia appare quasi incredulo di ciò che gli succede intorno. Sarà solo un fatto emotivo, ma non credo. Io sono innamorato di questi giocatori”.
Secondo Repice Kvaratskhelia sta diventando sempre più forte
“Secondo Arrigo Sacchi, il Napoli può arrivare in semifinale di Champions, se resta umile? Basta con questa storia dell’umiltà… L’altra sera, ad un certo punto, l’allenatore dell’Ajax ha detto che loro hanno giocato benissimo: questo sì che mi ha colpito. Sanchez, poverino, mi faceva pena: la notte, avrà avuto gli incubi… Le domande a Spalletti, invece, mi sono piaciute: lì ho capito perché il Napoli sia diventato una grande squadra. Se ti chiedono il perché di un calo nella ripresa, allora vuol dire che da te si aspettano che domini per 95 minuti. Stavolta, sono convinto che il Napoli stia diventando grandissimo”.