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Scandalo István Kovács, interviene anche la UEFA. Ora le scuse di Rosetti

L’arbitraggio di  István Kovács per il Quarto di Finale della Champions League tra Milan e Napoli ha scatenato la furia dei tifosi e della UEFA.

I milioni di tifosi e sportivi che seguono questo calcio dovrebbero ricevere spiegazioni e forse anche le scuse dal designatore UEFA Rosetti. Come sia possibile che un arbitro tanto scarso come il romeno Kovács possa dirigere un Quarto di Finale di una manifestazione tanto importante come la Champions League? Forse, fino a prova contraria, qualcuno, dopo aver visto Milan – Napoli, può avere dei dubbi su quanto fosse inadeguata la designazione dell’arbitro romeno per una manifestazione tanto importante?

Scandalo István Kovács

Se un arbitro come Kovács sia stato ritenuto affidabile per dirigere in Champion League, significa che in seno all’UEFA il problema arbitrale è più serio di quanto si possa pensare.  Possibile mai che il designatore UEFA Rosetti non debba ritenersi responsabile di una discutibile scelta che ha finito per penalizzare solo il Napoli e i suoi tanti sostenitori, sportivi in generale compresi? Una scelta che era stata criticata e ritenuta azzardata persino negli ambienti vicini al club rossonero.

Non dimentichiamo le critiche dell’ex arbitro internazionale Cesari all’indomani della designazione per Milan – Napoli. Per quale motivo non sono state riservate a Milan – Napoli le stesse attenzioni che hanno ricevuto le altre squadre impegnate nei Quarti della competizione?

A Milano è andato in onda uno dei più scandalosi arbitraggi degli ultimi anni. Per lunghi tratti i fans azzurri hanno rivissuto sprazzi della Supercoppa di Pechino fra Juventus e Napoli del 2012. Per i più giovani il direttore rumeno ci ha fatto rivivere gli indimenticabili momenti che Sozza ci ha regalato in Inter – Napoli in questa stagione.

Scandalo István Kovács, interviene anche la UEFA. Ora le scuse di Rosetti
La Uefa ha bocciato l’arbitro Kovacs dopo quanto fatto nel corso di Milan-Napoli

L’arbitro Kovács  ha graziato il Milan

Dopo aver graziato mezza squadra milanese, Kovács si è accanito sul versante partenopeo con inaudita disinvoltura. Con un arbitraggio più che discutibile, Kovács ha costretto un bel Napoli, che ha dominato in lungo ed in largo, 6 palle-gol nitide, alla resa ma soprattutto ha condizionato la partita di ritorno al Maradona con una conduzione arbitrale che non si vedeva da tempo in campo internazionale.

Il Napoli ci ha rimesso pure 6 ammonizioni ed un’espulsione (13 falli fischiati contro) e per la gara di ritorno dovrà pure fare a meno del diffidato Kim ammonito dopo un fallo non fatto. Sul versante opposto, Kovács ha fatto passare di tutto e di più. Dopo aver inspiegabilmente graziato Leao non ha ammonito i diffidati Krunic (duro intervento su Zielinski) e Tonali che abbatte Kvaratskhelia nei pressi della propria area di rigore e nella circostanza l’arbitro non fischia nemmeno il fallo.

Seedorf attacca l’arbitro

Tutto questo è andato in scena a Milano e come contorno i media italici non ci hanno fatto mancare proprio nulla, dalla sconcertante telecronaca di Prime ai teatrini televisivi per cercare di sminuire la portata negativa dell’arbitraggio sull’esito dell’incontro. Ma nel solito circo di nani e ballerine, oltre agli stoici Cesarano e Pistocchi, si erge da gigante e da gran signore il milanista Clarence Seedorf: “Mi dispiace per il Napoli che non potrà giocare con degli uomini a propria disposizione nella gara di ritorno. L’arbitro ha mischiato le carte e questo mi dispiace. A me piace vincere contro le squadre forti”.

La UEFA boccia Kovács

La UEFA ha bocciato l’arbitro Kovács per le sue azioni durante la partita tra Milan e Napoli. Non dirigerà probabilmente altre partite in Europa . Il capo degli arbitri, Roberto Rosetti, era presente e ha assistito alla prestazione dell’arbitro, senza muovere un dito. Il Napoli è molto arrabbiato, solo Spalletti ha criticato pubblicamente le sue decisioni. Due associazioni, “Noi Consumatori” e “Napoli Club Maradona”, stanno preparando una class action contro Ceferin.

Non si vuole apparire come piagnoni, ma l’errore tecnico gigantesco di non aver dato il giallo a Leao per aver preso a calci la bandierina è stato evidente, così come il mancato giallo per Krunic che era già diffidato. Queste decisioni sono state prese prima della partita. Anche il repentino cambio di direzione dell’arbitro, che ha iniziato a fischiare e ammonire chiunque dopo non aver fischiato nulla, è stato pesante. Evidentemente qualcuno aveva sottolineato gli errori all’intervallo. Tutto ciò è diventato insopportabile.

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