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Diritti Tv Serie A, Ziliani: “Fa ridere (per non piangere) l’accordo di ieri”

Il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Paolo Ziliani, si è soffermato sull’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A a DAZN e SKY.

Nel mondo dello sport italiano, l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A del prossimo quinquennio a DAZN e Sky ha sollevato un polverone di polemiche. Tra le voci critiche più risonanti, quella dell’ex giornalista sportivo di Mediaset, Paolo Ziliani, risuona con particolare intensità.

Ziliani ha espresso il suo dissenso in un lungo post su X e Substack, dove ha messo in discussione la decisione della Lega Calcio e ha lanciato una serie di domande provocatorie. “È più facile che un cammello passi nella cruna di un ago o che DAZN raggiunga i 3 milioni di abbonati?” ha scritto Ziliani, evidenziando le sue perplessità riguardo all’accordo da 5 anni con DAZN, che, insieme ai 700 milioni di euro annui di questo servizio, si sommeranno agli ulteriori 200 milioni di Sky, portando il totale a 1 miliardo di euro. “In quale film, non si sa”, ha commentato sarcasticamente.

L’ex giornalista ha poi lanciato una critica più ampia:

“Immaginate di essere impegnati in un’attività imprenditoriale che da anni dà buoni frutti, buoni guadagni, e immaginate che un giorno le cose comincino ad andare meno bene e in pochi anni il “meno bene” diventi “male” e poi “sempre peggio”: che cosa fate? Vi interrogate per capire quali sono le difficoltà intervenute, cercando di individuarle, di affrontarle e di superarle, o fate gli gnorri e andate avanti alla carlona sperando nella buona stella?” ha aggiunto il giornalista sportivo.

“Cercate di correre ai ripari magari chiedendo aiuto a qualche consulente esperto del ramo o proseguite col paraocchi sulla strada di sempre, una strada che è diventata in salita e che appare sempre più faticoso e meno vantaggioso percorrere? La risposta sembra scontata: quando le cose non vanno, si cambia”

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