Rassegna Stampa

Corbo: “Cosa sarà il Napoli senza De Laurentiis? C’è un progetto segreto con Iervolino”

Antonio Corbo nel suo editoriale per Repubblica parla del rapporto De Laurentiis-Iervolino ma anche dei fondi di investimento in Serie A. Una panoramica a tutto campo quella affrontata dal giornalista che svela anche un retroscena sul rapporto tra Danilo Iervolino ed Aurelio De Laurentiis: “Un presidente riformista piace a De Laurentiis. I due sono amici. Fanno tandem da quando Iervolino ha bruscamente strappato a cifre basse la Salernitana all’arcigno Lotito. Dividono con i rappresentanti dei fondi di investimento un progetto in Lega: produrre le telecronache e rivenderle, superando la granitica opposizione delle pay-tv. Quest’anno erano 9 su 20, con De Laurentiis decimo anello della catena. Ma quello dei fondi risolleva anche la sua immagine. La sua spigolosa avarizia nella lotta ai procuratori e nei rinnovi. È stato tra i primi a considerare azienda un club. Le quote per sé e i suoi familiari sono iscritte nei bilanci“.

L’attenzione si sposta sui fondi di investimento ed una possibile cessione del Napoli: “Anche i fondi di investimento entrano nel calcio per produrre profitti, quindi? La soglia media in Italia del 5% di utile è la più bassa in Europa, l’Italia è quarta dopo Inghilterra, Spagna, Germania. Una notizia in questo calcio ormai sottosopra è trascurata: i tifosi non si sono accorti che il club straniero investe per dividere utili tra i suoi investitori, ma il Milan è andato oltre. Invece di cedere o comprare campioni ha venduto se stesso. Accade che il Milan abbia vinto lo scudetto, ma pure che il Genoa retroceda e il Parma non salga in A. La favola degli zii d’America resiste solo nella fantasia degli italiani. Sbarcano per incassare, mai per dare. I tifosi neanche sanno che tra loro ad attendere forse c’è anche De Laurentiis. Il calcio è solo business, addio mecenati e sentimenti. Aspetta che arrivi forse l’aereo giusto, con tanti dollari da battere la sua nostalgia del futuro. Che sarà di lui senza il Napoli, il suo calcio business e qualche manifesto ostile?”.