Il caso Suarez mette in crisi la Juve, ora i Pm di Perugia sono sicuri che la Juve ha avuto delle condotte per ostacolare le indagini della magistratura.
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L’esame farsa di Luis Suarez è ancora al centro dell’attenzione, anche perché continuano ad emergere nuovi elementi da parte della procura di Perugia che sta indagando sulla vicenda. Proprio i Pm diretti da Raffaele Cantone coinvolgono la Juve nel caso Suarez in maniera diretta. Già qualche giorno fa Fabio Paratici era stato indagato oggi viene scritto che emergono “gravi condotte di inquinamento probatorio poste in essere dal legale della Juventus Luigi Chiappero e dal Managing Director della società Fabio Paratici“.
Secondo quanto emerge dalle indagini, come sottolinea il Corriere della Sera, per il procuratore Cantone ed i i sostituti Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti appare “incontrovertibile che l’avvocato Chiappero e Paratici hanno, con false dichiarazioni, reso maggiormente difficoltosa l’attività di ricostruzione dei fatti svolta da questo ufficio“.
La Juve su Suarez, attenti alla talpa
Le indagini proseguono ma da quanto emerso appare chiaro il ruolo della Juve che solo dopo l’intervento di una talpa avrebbe fatto marcia indietro. I bianconeri, infatti, erano più che decisi a prelevare Suarez dal Barcellona, tanto che gli stessi avvocati bianconeri si erano prodigati per far svolgere l’esame al giocatore che in quel momento di certo non era un tesserato della società di Agnelli.
Ecco quanto scrive Corriere della Sera sul coinvolgimento della Juve nel caso Suarez, riprendendo quanto evidenziato dai magistrati:
Sussistono fondati dubbi che i rappresentanti della Juventus abbiano potuto avere contezza, tra l’8 e il 14 settembre, di questo procedimento e delle attività tecniche in corso.
Inoltre viene evidenziato il cambio di rotta della Juve che dopo tre giorni dall’esame decide di virare su altri attaccanti. Questi secondo l’avvocato Chiappero e la società perché non ci sarebbe stato il tempo utile per tesseramento. Per gli inquirenti invece una “falsa rappresentazione” basata su un “presupposto inesistente“. Questo perché al Viminale erano arrivate indicazioni opposte. In pratica Suarez poteva diventare italiano entro i tempi utili per il club.
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