Il decreto del 22 marzo firmato dal premier Conte blocca i movimenti tra i comuni. Anche ieri in 170 stavano provando a partire da Milano diretti al Sud.
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I treni Frecciarossa diretti a Napoli e Salerno presi ‘d’assalto’ ancora una volta. Non come il 7 marzo scorso, ma tentativi di rientrare al Sud di persone che vivono stabilmente in Lombardia ci sono stati anche ieri. Il decreto del 22 marzo del presidente del consiglio Giuseppe Conte era appena stato firmato quando circa 170 persone hanno provato a salire su due Frecciarossa diretta a Napoli e Salerno, a riferirlo è il Corriere della Sera.
Un tentativo stoppato dagli agenti di polizia che erano arrivati alla stazione di Milano proprio per verificare le partenze e le motivazioni delle persone che stavano cercando di rientrare al Sud. I nominativi sono stati resi disponibili grazie alle collaborazioni tra le parti, attraverso le prenotazioni dei posti sui vari treni veloci.
Stop ai rientri
Lo aveva chiesto il presidente De Luca lo ha messo in pratica il governo Conte. Il blocco degli spostamenti tra i comuni, sia con mezzi privati che con mezzi pubblici è una necessità. L’ondata di contagi deve essere bloccata. Il Sud deve fare già i conti con le migliaia di persone che hanno messo in atto la grande fuga del 7 marzo, scappando dall’area maggiormente contagiata del Nord Italia, con il rischio di infettare anche parenti e amici.
Così ieri c’è stato il blocco di 170 persone che tentavano di prendere un treno Frecciarossa. Di quelle prenotazioni solo in 50 sono potuti partire perché avevano delle valide motivazioni per rientrare. Il resto è dovuto restare nel Comune in cui si trovava in quel momento. Una decisione che ha fatto scattare anche l’ira di un ragazzo che ha spaccato la colonnina dell’impianto antincendio, mentre alcuni hanno provato ad addurre delle motivazioni non valide. Tutti sono stati fermati e respinti alla barriera.