Gazzetta dello Sport: “Ride il Napoli”
Una squadra senza spina dorsale difficilmente resta in piedi. Centrale difensivo, regista e centravanti: a Riyadh il Milan perde tutto insieme e abdica da detentore della Supercoppa. Il Napoli ne approfitta con lucidità e ferocia, imponendosi 2-0 e conquistando la finale. Come analizza Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport, è un Milan sgonfio quello visto in Arabia Saudita, lontano parente della squadra vincitrice di un anno fa.
L’infortunio di Gabbia costringe Allegri a schierare De Winter, apparso subito in grande difficoltà. Il riposo concesso a Modric affida le chiavi della manovra a Jashari, intimorito dal peso della regia, mentre Nkunku conferma e amplifica i propri limiti tecnici e caratteriali. A tutto questo si aggiunge un Pulisic senza superpoteri. Il risultato è una squadra svuotata, che vede sfumare il secondo obiettivo stagionale dopo l’uscita prematura dalla Coppa Italia. Un segnale allarmante, sottolineato ancora da Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport, anche in prospettiva campionato.
Le scelte di Allegri riaprono vecchie ferite. Il mancato acquisto estivo di un difensore centrale pronto e di un centravanti di spessore viene definito un errore pesantissimo. De Winter ha talento, ma non è pronto per guidare la difesa del Milan. Hojlund, che ha appena un anno in meno, sembra invece un centravanti maturo: domina il confronto diretto, firma un gol e un assist e costringe Allegri alla sostituzione del suo diretto avversario. Come evidenzia Luigi Garlando della Gazzetta dello Sport, il danese incarna tutto ciò che è mancato al Milan.
Il nervosismo finale di Allegri, culminato nel battibecco a distanza con Lele Oriali, nasce dalla consapevolezza dei problemi strutturali: una squadra che vive solo di attesa e ripartenza, senza alternative. Di contro, Conte ritrova il suo Napoli. Non solo Hojlund e Neres, ma un collettivo compatto, feroce nella concentrazione difensiva e spietato nella lettura della partita. Politano rientra con personalità, Spinazzola innesca entrambe le reti, Lobotka impartisce lezioni di calcio a un Jashari in difficoltà. Come sottolinea ancora la Gazzetta dello Sport firmata da Luigi Garlando, è un Napoli che torna a battere forte.
Il primo tempo è bloccato e risolto da un episodio al 39’: uscita maldestra di Maignan sul cross basso di Hojlund e Neres in corsa spinge in rete. Un gol tutt’altro che casuale, perché il Napoli aveva già fatto qualcosa in più: più tiri in porta, più corner, maggiore continuità. Il Milan preferisce covare la ripartenza, ma spreca tutto con Nkunku. La forbice tra i due centravanti è la vera chiave della gara.
Nella ripresa il Milan prova ad alzarsi, ma lascia campo alle transizioni azzurre. Al 19’ arriva il colpo del ko: ancora Spinazzola in profondità, ancora De Winter in affanno, ancora Hojlund che chiude con un diagonale vincente. Sullo schermo, scrive Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport, appare idealmente la scritta “the end”. L’ingresso di Modric non cambia il destino della gara. Conte gestisce, risparmia energie e pilota il Napoli verso la finale di lunedì contro Bologna o Inter. Il Napoli torna in finale di Supercoppa dopo il 2023 e lo fa con certezze ritrovate.
