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Topi e cornacchie contro il Napoli: Attenzione a criticare!

Dopo la sconfitta con la Juve, il Napoli è stato preso di mira da una campagna mediatica senza precedenti. È ora di reagire a questo sistematico accanimento.

C’era da aspettarselo che dopo una battuta d’arresto i soliti noti sarebbero usciti dall’oblio nel quale erano relegati a causa dei tribunali e del campo. Bastava un mezzo passo falso del Napoli per far riemergere il livore covato per anni.

Napoli, un Vespaio di Critiche dopo la Sconfitta

Dopo la partita è cominciato il tam tam  mediatico, giornalisti, opinionisti e quotidiani senza colore si sono scagliati contro il Napoli e De Laurentiis, offrendo al pubblico tutto il livore che avevano covato per anni, nessuno fa menzione ai cinque gol rimediati lo scorso anno, uno striminzito 1-0 arrivato più per fortuna che per bravura ha dato il la ai soliloqui di questa gente famosa solo su Tik Tok.

Il Panorama Mediatico e il Napoli

A loro si aggiungono le moltissime cornacchie che ormai affollano l’etere napoletano, gente pronta a sparare a zero sul Napoli ad ogni occasione.

C’è da dire che una simile attenzione censoria non si riscontra quasi mai quando a perdere sono Juventus, Inter o Milan. Anzi, i media di quelle piazze tendono semmai a proteggere squadra e società, mentre da noi c’è sempre una morbosa attenzione nel dare addosso ai propri beniamini.

Decisioni Arbitrali Controverse

Non è finita. Dopo la beffa del campo entrano in gioco i media, a cominciare dai cronisti con i se, mi pare, forse… Poi i moviolisti con le loro certezze (ti hanno fatto sparire due rigori da Napoli – Inter). Poi si mettono in moto i coloni nostrani criticando Mazzarri, de Laurentis e la squadra.

Poi i giornali celebrano la vittoria interista come un’impresa. Se fosse accaduto al Milan quanto accaduto al Napoli i media milanesi avrebbero distrutto Massa e Rocchi (ricordate che Serra dopo la norma del vantaggio non applicata in Milan – Spezia è introvabile) e protestarono tutta la stagione scippando proprio lo scudetto al Napoli (0 – 1) con Orsato (l’arbitro per tutte le stagioni).

Proprio Orsato arbitro di Juventus-Napoli è stato magnificato dai media ma siamo sicuri?

Faccio mie le parole di Ziliani: “Orsato fischia la fine del primo tempo e sul suo taccuino ha scritto un solo nome tra gli ammoniti, Kvaratskhelia, su cui Cambiaso ha commesso non meno di 4-5 falli anche per maglia trattenuta (cioè da giallo), e non ci sono i nomi di Cambiaso – per l’appunto -, di Danilo, di Rabiot (ginocchiata gratuita in testa a Zielinski a terra) e del Premio Fair Play Gatti, quello che un anno fa, in preda ad uno dei suoi noti e incontrollati raptus, assestò un pugno da dietro al volto di Kvaratskhelia senza che nessuno, né l’arbitro né il VAR, si sognasse d’intervenire, quello che ieri ha sferrato una manata a petto e pallone allo stesso Kvara che si apprestava a battere una rimessa laterale, provocandone la reazione (palla lanciatagli addosso); se Orsato, dicevo, dopo il primo tempo ha sanzionato solo Kvara, come al solito c’è qualcosa che non va; ma anche questa, nel campionato col verme, non è una notizia”.

Decisioni Arbitrali Controverse

È indubbio che il potere politico-sportivo in Italia sia da sempre sbilanciato a favore di alcuni top club, vedi appunto Juve e le milanesi. Basti vedere episodi recenti di arbitraggi e designazioni quantomeno discutibili, che hanno avvantaggiato le big a discapito proprio del Napoli o di altre outsider.

In questo contesto, parlare di “sistema” che rema contro gli azzurri non è così peregrino. Un sistema di cui fanno parte media compiacenti, opinionisti con doppio standard morale ed esponenti politici pronti a cavalcare il malcontento.

Prospettive Future per il Napoli

Per uscire da questa spirale tossica serve innanzitutto compattezza interna a Castel Volturno. Mazzarri sta lentamente ricostruendo un gruppo solido, che ha già dimostrato di potersela giocare alla pari anche contro le grandi del campionato.

De Laurentiis da parte sua dovrebbe forse cambiare strategia comunicativa, affiancando alla logica imprenditoriale una maggiore empatia con la piazza. Il tempo delle vacche grasse è finito, ora si tratta di fare quadrato attorno a squadra e allenatore per tornare protagonisti.

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